Andrea Giambruno vuole tornare in tv: le 4 opzioni al vaglio di Mediaset

Sono giorni a dir poco agitati per Andrea Giambruno che, dopo essere stato mollato da Giorgia Meloni, potrebbe ricevere il benservito anche da Mediaset. Intanto, secondo quanto riferito dal Corriere della Sera, il giornalista spinge per tornare immediatamente in tv per “ripulire” la sua immagine dopo gli imbarazzanti fuori onda trasmessi da Striscia.

Mediaset sta valutando proprio in queste ore il da farsi, anche se sono comunque in corso degli accertamenti per valutare violazioni del codice etico e profili di responsabilità a carico di Giambruno.

Le 4 soluzioni per Andrea Giambruno

Gli scenari possibili per Andrea Giambruno, probabilmente al vaglio anche di Mediaset, potrebbero essere 4. Il primo è che il giornalista dopo l’allontanamento dal programma torni nuovamente al timone di “Diario del giorno”, come se nulla fosse successo.

Il secondo prevede il ritorno alla conduzione di un tg, magari Studio Aperto o Tgcom24, che per lui sarebbe una sorta di retrocessione poiché tornerebbe a fare quello che faceva prima.

Il terzo scenario invece prevede il reintegro del giornalista tra le fila Mediaset, ma dietro le quinte e quindi in un ruolo di secondo piano. Il quarto scenario, quello più fosco e drastico per Giambruno, sarebbe il licenziamento ma almeno per il momento questa sembra una strada poco praticabile.

Lui spera comunque di essere reintegrato alla conduzione di “Diario del giorno” per tornare alla normalità dopo gli eventi che hanno provocato un terremoto nella sua vita privata e nella sua carriera.

Giambruno segnalato all’Ordine dei Giornalisti

I guai per Giambruno però non sono finiti qui, infatti è stato oggetto di due segnalazioni all’Ordine del Giornalisti. Nella giornata di ieri la Commissione per le Pari Opportunità della Federazione Nazionale della Stampa italiana ha inviato un esposto a Riccardo Sorrentino, presidente dell’Ordine del Giornalisti della Lombardia, “per le parti che competono la Cpo, e precisamente gli atteggiamenti scurrili e molesti verso le colleghe rivelati dagli ormai noti ‘fuori onda’.

Si tratta di atteggiamenti inammissibili, ancor più sui luoghi di lavoro e da contrastare con ogni mezzo. La Cpo Fnsi è impegnata da anni su questo fronte: come molti media hanno riportato in questi giorni, Cpo Fnsi aveva realizzato già nel 2019 un sondaggio sulle molestie sui luoghi di lavoro dai risultati pesanti e inequivocabili (85%)”.