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Antonio Le Pera: “Il terreno di gioco non è un argomento da sottovalutare e su Nicolas Viola…”

Pubblicato il 3 Settembre 2021

Intervenuto nel corso di Stadio Touring 104 il preparatore atletico Antonio Le Pera, professionista che sta seguendo gli allenamenti di Nicolas Viola, ha rilasciato importanti dichiarazioni tecniche per quanto riguarda la forma fisica del calciatore e i rischi che comporta giocare in un terreno disastrato.

Nicolas si sta allenando al Sant’Agata sotto le mie direttive; è stato accolto benissimo in una realtà che ritiene casa sua. Viola ha avuto un percorso abbastanza travagliato nel periodo in cui ha vinto il campionato con il Benevento, fortunatamente dopo l’intervento subito ha fatto una serie di percorsi riabilitativi con la squadra e in seguito si è affidato a me. Adesso è integro. Nicolas è un ragazzo che è predisposto a tantissimi sacrifici e lo dice il fatto che è quando è rientrato dall’infortunio lo scorso anno, ha avuto grosse risposte in termini di risultati.

Il suo obiettivo è quello di rimanere in Serie A, è strano vedere un calciatore con le sue qualità fermo. Per la Serie B sarebbe un grande lusso e non nascondiamo che ha tante richieste. Il tifoso lo vorrebbe vedere in amaranto, chiaramente il reggino lo vorrebbe a Reggio Calabria.

Terreno di gioco e calciatori

L’argomento sul terreno di gioco non è da sottovalutare; la Reggina si allena al Sant’Agata in dei terreni che sono molto consistenti, poi va a giocare allo stadio e trova il manto erboso sfaldato e soffice. Tecnicamente parliamo di una risposta elastica che i muscoli non percepiscono in maniera positiva. Un conto è giocare in un terreno ottimo, un conto è giocare con quel tipo di manto. Per esempio, nel caso della Reggina, per uno come Ménez è molto difficile giocare in un terreno sfaldato e soffice. Un calciatore che esce palla al piede è limitato nel giocare.

Antonio Le Pera con la Reggina a San Siro