Pubblicato il 1 Agosto 2020
Una performance intensa a lungo applaudita quella di ieri sera all’Arena di Verona del Requiem di Mozart. Una prima assoluta mozartiana all’anfiteatro veronese per la seconda serata del “Festival d’estate 2020”, dedicata alle vittime del Covid e ai loro familiari.
Sotto la direzione di Marco Armiliato, l’Orchestra ed il Coro areniani e quattro solisti d’eccezione (il soprano Vittoria Yes, il Mezzosoprano Sonia Ganassi, il tenore Saimir Pirgu e il basso Alex Esposito) hanno incantato il pubblico. Sulle gradinate presenti i sindaci dei 98 comuni della provincia veronese, invitati dal primo cittadino di Verona Federico Sboarina a partecipare allo spettacolo.
Prima della performance, 74 sindaci si sono riuniti sulle scalinate di Palazzo Barbieri per una foto di gruppo, a sancire la solidarietà che li ha uniti durante il duro periodo del lockdown. Con loro, Sboarina, Manuel Scalzotto, presidente della Provincia di Verona e Cecilia Gasdia, sovrintendente e direttore artistico della Fondazione Arena di Verona.
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Prima della performance, il sindaco Sboarina ha ringraziato i partecipanti e ricordato le vittime del Covid, chiedendo un minuto di silenzio in loro onore : “Sono stati dei mesi molto difficili”, ha detto, “abbiamo dovuto affrontare l’emergenza sanitaria che è diventata anche un’emergenza economica. Ognuno di noi ha fatto degli enormi sacrifici rimanendo in casa. Ringrazio i sindaci della Provincia di Verona che sono qui a rappresentare ogni singola comunità. Questi sono stati mesi emotivamente difficili, io ricordo spesso quel giorno in cui ho accolto le bare provenienti dalla Provincia di Bergamo, è stato un pugno nello stomaco e ancora di più quando una ragazza mi ha scritto e mi ringraziava per averle accolte e mi chiedeva se la bara 52 era arrivata nella nostra città perché non sapeva dove sarebbe stato sepolto il suo caro. Ecco questa serata è per tutti loro, è per tutte quelle persone che non ce l’hanno fatta, per tutti i parenti che non sono riusciti ad assistere alla sepoltura dei loro cari, non dobbiamo dimenticarcelo. La pandemia c’è stata, c’è, dobbiamo ricordarcelo e portare onore e ricordo a coloro che non ci sono più. Quelle abitudini che abbiamo imparato ad adottare in questi mesi, le attenzioni e la responsabilità per fare in modo che tutto questo non succeda più o comunque, grazie ai nostri comportamenti venga contenuto. Questa serata, questa musica, oggi riaccendiamo l’Arena con la musica in ricordo di chi non c’è più”.
Presente alla serata anche il vescovo Giuseppe Zenti, che ha sottolineato: “Questa sera onoriamo i caduti per il Covid-19, responsabile di quella che potremmo definire la Terza Guerra Mondiale sotto il profilo delle devastazioni sanitarie, economiche, sociali e politiche. Lo faremo attraverso la messa Requeim del grande Mozart, innamorato di Verona. Non è un concerto destinato a creare mestizia nell’animo ma piuttosto a generare in noi il senso di speranza di un mondo nuovo”.
Graziano Lorenzetti, sindaco di Legnago, città di 26mila abitanti che nel suo ospedale ha accolto numerosi malati di Covid da vari paesi limitrofi e visto spirare un centinaio di contagiati, a fine Requiem ha commentato: “E’ stata una serata emozionante. In un’ora di spettacolo ho rivissuto i mesi di lockdown. Ho rivisto i camion dell’ottavo reparto Folgore che partivano dalla caserma per andare a Bergamo a ritirare le bare dei deceduti da Covid destinate ai forni crematori in varie città. A Legnago hanno perso la vita 27 residenti. Tutti noi sindaci abbiamo vissuto intensamente i mesi della pandemia. E ritrovarci tutti ieri sulle scalinate di Palazzo Barbieri è stato profondamente significativo”.