Lo riportano i media iraniani
Lo scorso 23 ottobre, il padre della ragazza aveva confermato la sua morte cerebrale, dicendo che “ll cervello di Armita in questo momento non funziona e non c’è speranza per la sua guarigione”.
Garavand era stata ricoverata l’1 ottobre, dopo avere subito un trauma cranico nella metropolitana di Teheran, dove avrebbe sbattuto la testa durante una lite con una sorvegliante perché non portava il velo.
Il governo dell’Iran aveva negato questa versione, dopo che il suo caso aveva suscitato indignazione, affermando che la giovane era svenuta a causa di un calo di pressione.
Testimoni presenti nella metropolitana di Teheran, intervistati dal Guardian, hanno affermato che la polizia morale ha colpito con violenza Armita perché non portava il velo.
“La donna avvolta nel chador le ha gridato contro chiedendole perché non fosse velata. Armita quindi le ha detto: Ti sto per caso chiedendo di toglierti il velo? Perché chiedi a me di portarlo?“, ha affermato un testimone aggiungendo che dopo il diverbio la donna della sorveglianza ha attaccato fisicamente Armita e poi l’ha spinta con violenza.
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