La macabra scoperta è stata fatta da alcune volontarie del Partito animalista italiano in via piazza Virgilio. Il Pai ha presentato denuncia in Procura “contro chi si è macchiato di questo crimine”.
“Siamo davvero sgomenti – ha spiegato Patrick Battipaglia, coordinatore per la Sicilia del Pai – Stiamo assistendo, da qualche tempo, ad una vera e propria escalation di violenza contro poveri animali indifesi. Un clima di violenza che condanniamo fermamente”.
La Lav di Palermo in un breve comunicato ha scritto: “Aron non c’è più. Il suo corpo non ha retto, sebbene lui abbia lottato fino alla fine”. Troppo gravi le ustioni e troppo compromessi i reni che non hanno retto alle ustioni sull’80 per cento del corpo. Per Aron si erano mossi volontari, animalisti e semplici cittadini che avevano firmato numerose petizioni.
I proprietari del casolare dove aveva trovato rifugio ieri hanno deciso di murarne l’ingresso. La zona adesso è off limits a tutti.
L’uomo che ha dato fuoco al cane è stato aggredito dai passanti, che si sono avventati contro di lui sconvolti per l’accaduto e hanno cercato di linciarlo. Sono dovuti intervenire i carabinieri, che hanno immobilizzato l’autore del gesto e lo hanno portato in caserma, dove è stato identificato e poi rilasciato: per il maltrattamento di animali, infatti, non è previsto l’arresto. Il fatto che fosse stato portato via in manette ha fatto pensare che fosse stato arrestato.
“Questo vile e brutale atto non solo offende la sensibilità umana, ma riflette anche una pericolosa mancanza di rispetto per la vita: gli animali vanno rispettati, protetti e amati come membri della nostra società – dice Teresa Leto di Fratelli d’Italia -. Chiediamo al sindaco di assumere un ruolo attivo in questo caso, costituendoci parte civile e insistendo sull’inasprimento delle sanzioni contro coloro che si macchiano di maltrattamenti animali. È imperativo promuovere campagne di sensibilizzazione per educare la comunità sui diritti degli animali e sulle conseguenze legali dei loro maltrattamenti. I diritti riconosciuti agli animali misurano il grado di civiltà di una società. Non possiamo tollerare atti di barbarie come quello subito da Aron e insisteremo affinché la giustizia sia fatta e si adottino misure concrete per prevenire futuri episodi simili”.
La Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente, con la sua sezione di Palermo, si costituirà parte civile nel procedimento contro l’uomo che, la sera di martedì, ha legato ad un palo stradale il suo pitbull e gli ha dato fuoco.
Lo annuncia la presidente dell’associazione, on. Michela Vittoria Brambilla, che è anche presidente dell’Intergruppo parlamentare per i Diritti degli animali.
“Il cane – ricorda – è morto la scorsa notte tra indicibili sofferenze. Questo orrore va punito. Sarebbe auspicabile che fosse già legge la mia proposta per inasprire le pene a carico di chi uccide o maltratta animali. A legislazione vigente non possiamo che chiedere di partecipare al procedimento e compiere ogni sforzo per far sì che il gravissimo fatto sia punito come merita”.
Dopo quelle delle ore e dei giorni scorsi, ancora una tragedia sfiorata. Giallo nel Salento…
Domenica ricca di grandi appuntamenti per la Serie A, oggi è il turno di un…
Un incendio è scoppiato ieri sera (11 gennaio) in un ristorante a Most, nella Repubblica…
Per effetto delle norme introdotte dal nuovo Codice della strada, i noleggi dei monopattini elettrici…
Tragedia nella notte (12 gennaio) a Casal Velino, in provincia di Salerno. 34enne morto Sono…
I carabinieri di Brescia e Desenzano sono al lavoro per risalire alla provenienza del quintale…