Nel pomeriggio del 19 agosto, i poliziotti della squadra volante di Latina hanno arrestato una donna nata nel 1971, accusata di maltrattamenti e lesioni aggravate nei confronti della madre. L’intervento è stato avviato a seguito di una segnalazione alla sala operativa da parte della vittima stessa, che ha richiesto aiuto durante una violenta lite con la figlia.
All’arrivo sul posto, gli agenti hanno trovato la madre visibilmente ferita, con sangue che fuoriusciva dalla testa e dalla mano sinistra. La donna ha riferito di essere stata aggredita dalla figlia, che l’aveva colpita con un piatto di ceramica durante un litigio. La figlia, invece, è stata trovata sull’uscio della porta, in uno stato di evidente agitazione, pronunciando frasi sconnesse e brandendo cocci di ceramica e un paio di forbici.
Nonostante i tentativi degli agenti di instaurare un dialogo, la situazione è degenerata con la donna che si è barricata in casa, rendendo necessario un accesso forzato all’appartamento per poterla soccorrere. Ascoltata dagli investigatori, la madre ha descritto un contesto di aggressioni fisiche e minacce che si erano intensificate negli ultimi mesi. Nonostante le continue violenze, la madre non aveva mai sporto denuncia fino all’episodio dell’aggressione con il piatto di ceramica.
Alla luce dei fatti emersi, la figlia è stata arrestata per maltrattamenti e lesioni aggravate. Il Pubblico Ministero di turno ha disposto il suo trasferimento presso il carcere di Rebibbia, in attesa dell’udienza di convalida.
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