In tutto sono stati 34 i provvedimenti cautelari.
Fra le accuse rivolte a Pini quelle di aver ottenuto un appalto dall’Ausl Romagna.
Le comunicazioni acquisite della procura hanno rivelato l’esistenza di legami con esponenti politici di rilievo nazionale.
C’è anche un maxi appalto con l’Ausl Romagna per la fornitura di mascherine nell’inchiesta.
Secondo l’ipotesi accusatoria della procura di Forlì, Pini avrebbe ottenuto un appalto milionario dall’Azienda Usl Romagna per la fornitura di mascherine, nonostante non esistesse nessuna specifica attitudine aziendale, lucrando così anche sulla pandemia del 2020.
Un “pactum sceleris” fra Gianluca Pini e Marcello Minenna: è l’ipotesi dei pm di Forlì che ha portato agli arresti domiciliari dei due.
Secondo i pm, Pini aveva promesso a Minenna di “accreditarlo all’interno della Lega in modo venisse considerato un uomo di quel partito e gli prometteva la conferma della nomina a Dg dell’Agenzia delle Dogane a seguito del cambio del governo, che effettivamente otteneva”.
Minenna, continuano i pm,”accettava le promesse in cambio dell’asservimento della sua funzione pubblica”,in particolare “alle richieste di Pini in occasione di importazione di merci” fra cui le mascherine al centro dell’inchiesta.
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