Si è conclusa la fuga di Bozzoli, resosi irreperibile dopo la condanna della Corte di Cassazione all’ergastolo per l’uccisione dello zio Mario. Il 39enne bresciano è stato fermato a Soiano del Garda, nella sua villa, alle 17:45 di oggi. Secondo le ricostruzioni Bozzoli era andato in Spagna passando per la Francia e infine aveva fatto nuovamente ritorno in Italia.
Nella giornata di ieri i carabinieri del comando provinciale di Brescia, insieme agli inquirenti della procura, avevano ascoltato il figlio di Bozzoli di 9 anni in modalità protetta. Il bambino di fatto ha confermato la versione della mamma, Antonella Colossi, secondo la quale la famiglia si sarebbe fermata prima in Costa Azzurra, poi all’acquario di Valencia e infine a Marbella, dove poi il padre avrebbe proseguito la fuga da solo.
Dopo la scomparsa di Bozzoli si era anche attivata l’Interpol, che ha attivato tutte le procedure investigative previste nei protocolli per dare la caccia ai latitanti italiani nel mondo.
La Corte di Cassazione ha ritenuto che tutti gli indizi e le prove raccolte portassero alla colpevolezza di Bozzoli, partendo dall’odio verso lo zio fino ai dissidi di tipo economico. Dalle indagini è emerso che il 39enne ce l’avesse a morte con lo zio, poiché ostacolava i piani imprenditoriali suoi e dell’azienda di famiglia. Per questo motivo, secondo l’accusa, l’avrebbe ucciso e poi gettato nel forno dell’azienda familiare.
Dopo la condanna all’ergastolo i carabinieri si sono recati nella sua villa per notificargli l’ordinanza di carcerazione, ma l’uomo aveva fatto perdere le sue tracce. Dopo 10 giorni di fuga, sentendosi evidentemente braccato, ha fatto ritorno nella sua villa di Soiano del Garda dove è stato tratto in arresto.
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