Pubblicato il 18 Settembre 2023
Lo ha deciso il gup di Milano, Silvia Perrucci, nel processo abbreviato.
La giudice ha condannato il 46enne a una pena solo di poco inferiore a quella richiesta dal pm Paolo Storari, titolare dell’inchiesta condotta dai carabinieri, che aveva proposto 20 anni, senza attenuanti generiche.
Per l’imputato il giudice, sempre come chiesto dalla Procura, ha disposto anche la misura di sicurezza della libertà vigilata per 3 anni a pena espiata.
Per il padre di Luis Fernando Ruggieri, il dipendente del supermercato ucciso, il giudice ha stabilito una provvisionale di risarcimento da 30mila euro a carico di Tombolini, rinviando alla sede civile l’entità dei danni complessivi.
Il padre della vittima era assistito dal legale Marco Dallavalle.
Riconosciute provvisionali di risarcimento da 15mila euro (con danni totali, poi, in sede civile) anche per le persone vittime di tentato omicidio e lesioni. Tra queste ultime anche il calciatore del Monza Pablo Marì, che qualche giorno dopo l’aggressione fu dimesso dall’ospedale, ma tornò a giocare solo lo scorso gennaio, dopo 4 mesi di cure.
Lo stesso pm, nel suo intervento oggi in aula, ha chiarito che “deve essere curato e non finire in carcere”.
Una perizia nel processo aveva stabilito che al momento dei fatti, comunque, era capace di intendere e volere, anche se soffre di disturbi psichici. Lo stesso giudice non ha riconosciuto col verdetto vizi di mente, come chiedeva, invece, la difesa, con il legale Daniela Frigione.