San Giovanni Teatino, assalto armato al caveau dell’istituto di sicurezza Ivri. Nella sede abruzzese di una società portavalori, in provincia di Chieti, è stato posto in essere un violento assalto armato, il cui provento illecito è pari a diversi milioni di euro. Ci sono stati proiettili, inseguimenti, esplosioni, in un contesto da pellicola cinematografica.
Il primo cittadino, Giorgio Di Clemente, si è espresso in questo modo: “Sembrava il Far West. Qui non era mai accaduta una cosa del genere”.
Erano le 20 e 30 circa, quando l’allarme è scattato: gli uomini, armati, hanno fatto irruzione. Si trattava di 15 individui incappucciati, che hanno incendiato e messo di traverso tir e altri mezzi di trasporto, in modo da bloccare tutte le vie di accesso alla zona. Chiodi sono stati disseminati sull’asfalto, in modo da coprire la fuga.
I malviventi puntavano all’area di lavorazione delle banconote: con una grossa ruspa, portata sul posto durante l’assalto, hanno sfondato il muro. Il caveau blindato, invece, non è stato toccato: là c’erano almeno dieci guardie. Le guardie armate hanno raggiunto l’area protetta e hanno dato l’allarme, mentre i rapinatori giunti fuori hanno continuato a sparare a raffica, colpendo i vetri e l’edificio.
Non si registrano feriti, tre guardie giurate sono state colpite da un malore e sono state soccorse dal 118. I rapinatori, che continuavano a sparare, si sono allontanati a piedi: probabilmente, avevano complici che li attendevano. Fuggendo, hanno rapinato la vettura di un giovane di Chieti: lo hanno fatto scendere, poi hanno abbandonato l’auto a pochi chilometri di distanza. Polizia e Carabinieri sono intervenuti tempestivamente, ma i 7 o 8 vericoli, tra tir e automobili, che bloccavano la pubblica via hanno impedito loro di assicurare alla giustizia i rapinatori. Si parla di un bottino pari ad almeno tre milioni di euro in contanti.
Queste le parole del comandante della sede portavalori di San Giovanni Teatino: “Sono fiero per come i ragazzi si sono comportati nel rispettare le procedure di sicurezza e nel dare gli allarmi, i nostri sistemi di sicurezza hanno funzionato perfettamente, sia il video, sia l’allarme anti-rapina, abbiamo dato l’allarme in tempo reale. Io mi sono precipitato dai ragazzi e non ho potuto fare altro che stringermi alla loro sofferenza. Se non avessimo avuto questi sistemi, avrebbero avuto più tempo” (foto di repertorio).
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