Pubblicato il 14 Marzo 2021
Il problema non è il virus, il problema sono le persone.
Una frase sentita e risentita su facebook, in tv, e nelle varie chat e conversazioni tra le persone da quando il maledetto covid è entrato stabilmente a far parte della nostra vista. Persone che non osservano i comportamenti suggeriti e che non rinunciano ad una passeggiata salvo, poi, lamentarsi che mancano i controlli…
A giudicare da cosa è successo ieri, sabato, ed oggi, domenica, in giro per la provincia di Latina probabilmente il concetto è vero.
Alla vigilia dell’istituzione della zona rossa in tutta la regione Lazio, infatti, il messaggio recepito dalla massa non è stato “la situazione sta peggiorando, per cui facciamo attenzione ed evitiamo inutili rischi”. Piuttosto sembra che una parte consistente della popolazione della provincia di Latina abbia percepito qualcosa che suona come un: “Stanno per metterci in carcere, per cui usciamo e cerchiamo di goderci questi ultimi giorni di libertà…”
Giovani, in particolar modo, quelli che hanno affollato i luoghi di ritrovo, spesso senza mascherine e distanziamento. A Latina, ma anche a Terracina, Gaeta, Formia, Aprilia, e chi più ne ha più ne metta, le scene sono state sempre più o meno le stesse. Ma non sono mancate neanche le file davanti ai supermercati per fare scorta, come se gli stessi, a partire dalla mezzanotte, chiudessero anche loro fino a dopo Pasqua…
Insomma, il problema non è il virus, ma le persone, e non venite a dirci che c’era da aspettarselo, se annunci l’istituzione della zona rossa due giorni prima e col week end di mezzo perchè il problema non è il virus, il problema sono le persone.