Pubblicato il 1 Settembre 2020
Nei primi giorni dello scorso anno avevano rubato a casa dell’assessore Capone e successivamente in quella di un brigadiere della Guardia di Finanza. Ora sono stati arrestati. Nelle prime ore della mattinata odierna, gli agenti della Polizia di Stato in servizio presso la Squadra Mobile di Lecce, con la collaborazione dei colleghi della Squadra Mobile della Questura di Bari, hanno tratto in arresto due fratelli, Ciro D’Asta, 52enne residente a Bari e Francesco D’Asta, 31enne residente a Modugno.I due sono ritenuti responsabili di furti aggravati, commessi a Lecce il 5 e 10 gennaio dello scorso anno, rispettivamente presso l’abitazione dell’assessore regionale Loredana Capone e l’abitazione di un vicebrigadiere della Guardia di Finanza. Nel primo caso dopo aver forzato la porta finestra del vano cucina dell’abitazione di proprietà dell’assessore Capone, i due si sono impossessati di argenteria, gioielli e altri beni di valore. A casa del vice brigadiere leccese, cinque giorni più tardi, invece, dopo aver forzato la porta finestra della camera da letto, si erano impossessandosi di gioielli vari per un valore non inferiore ai tremila euro.
Rubano a casa dell’assessore Capone, traditi dalle telecamere di videosorveglianza
All’indomani del primo furto gli agenti della Squadra Mobile hanno acquisito le immagini registrate dal sistema di videosorveglianza installato presso la Parrocchia San Filippo Smaldone, vicino all‘abitazione della famiglia dell’assessore Capone. Tutte le immagini, nitide e di buona qualità, sono state comparate con quelle registrate in occasione di altri reati commessi dagli stessi soggetti a Bari, altrettanto chiare, che hanno confermato che l’uomo con gli occhiali aveva le stesse caratteristiche fisiche e somatiche di Ciro D’Asta. Circa l’autovettura riprese più volte dalle telecamere, grazie al Sistema Centralizzato Transiti e Targhe (SCNTT) gli investigatori hanno potuto appurare che quella vettura con quella targa era stata immortalata alle 18:03 del 10.1.2019 mentre transitava a Lecce in Via Armando Diaz, angolo Via Don Bosco. Proprio nel pomeriggio del 10 gennaio 2019, tra le 14:00 e le 20:20, era stato commesso un altro furto dopo quello nell’abitazione dell’Assessore Capone, questa volta nell’abitazione del Brigadiere della Guardia di Finanza, dove sono stati rubati, come detto, gioielli e beni per circa tremila euro. Dalle testimonianze e dalle immagini acquisite per questo secondo furto, si è giunti alla conclusione che i responsabili erano gli stessi che avevano eseguito il furto qualche giorno prima. I due fratelli D’Asta sono stati sottoposti degli arresti domiciliari, applicando anche la misura del braccialetto elettronico, mentre continua a salire l’allarme sulla piaga dei topi d’appartamento che continuano a mietere vittime illustri.