Pubblicato il 19 Settembre 2021
Vaccino antiCovid: può essere l’ingrediente di un’insalata. La nuova frontiera della ricerca medica è permettere di vaccinarsi mangiando piante commestibili. C’è una ricerca californiana che parla chiaro.
Gli studiosi stanno lavorando su una coltivazione di insalata a base di medicinali, che risulta essere adatta allo scopo. Si potrà essere vaccinati in modo non traumatico, senza ago né iniezioni. Presso l’Università della California-Riverside si mettono a punto insalate che trasportano il farmaco di un vaccino mRNA, proprio quello utilizzato al momento per combattere la pandemia.
Come è noto, però, i vaccini mRNA devono rimanere in celle frigorifere fino al momento dell’iniezione. I vaccini mRNA a base vegetale, invece, potranno essere conservati a temperatura ambiente. Gli scienziati californiani hanno una sovvenzione di 500.000 dollari dalla National science foundation.
Il loro obiettivo al momento è dimostrare che il Dna (contenente il vaccino a mRna) può essere inviato con successo nelle cellule vegetali, nella sede in cui esso stesso sarà replicato.
E’ il modo di dimostrare che le piante possono produrre abbastanza mRNA, tanto da sostituire un’iniezione tradizionale. Una volta fatto ciò, non resterà che individuare il dosaggio.
“Idealmente, una singola pianta produrrebbe abbastanza mRNA per vaccinare una singola persona – afferma Juan Pablo Giraldo, professore di botanica e scienze delle piante dell’Ucr – Stiamo testando questo approccio con spinaci e lattuga e abbiamo obiettivi a lungo termine per le persone che lo coltivano nei propri giardini. Gli agricoltori potrebbero anche coltivarne interi campi”.