Nei guai sono terminati collaboratori scolastici e insegnanti di tutto il Salento, un consulente del lavoro e i rappresentanti legali di una cooperativa di Poggiardo. Quest’ultima, oltre a gestire istituti paritari in provincia, avrebbe fornito false attestazioni circa finti lavori per aumentare i punteggi in graduatoria. Sono 42 in totale le persone che sono a tutti gli effetti indagate, in tutta la provincia di Lecce, dalla procura della Repubblica che ha coordinato le indagini della Guardia di Finanza. Docenti e bidelli avrebbero presentato titoli di studio falsi per scalare le graduatorie d’istituto e trovare lavoro prima rispetto ad altri concorrenti. Sono indagati per falso ideologico e truffa per episodi che risalgono al 2018, 2019, 2020, 2021.
Gli indagati, come detto, avrebbero presentato una falsa attestazione che certificava il possesso di titoli idonei per essere assunti a scuola, con incarichi di supplenza per collaboratori scolastici e personale amministrativo, tecnico e ausiliario (personale Ata). Al vertice della piramide ci sarebbe una cooperativa salentina attorno alla quale, secondo quanto emerso dalle indagini, sarebbero girate le false attestazioni e gli incarichi indebitamente ottenuti. I candidati avrebbero attestato di aver lavorato in alcuni istituti scolastici paritarie che facevano riferimento alla cooperativa in questione. I modelli indirizzati ai centri dell’impiego venivano spediti in ritardo rispetto alle date di assunzione dei candidati. La cooperativa, oltre a gestire scuole paritarie, avrebbe funto da “procacciatrice” di false certificazioni di lavoro per aumentare i punteggi dei candidati.
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