Pubblicato il 13 Gennaio 2025
Ci sono tante tipologie di stalking e quello messo in atto da un uomo a Torino nei confronti della moglie è decisamente singolare. L’uomo è stato condannato a 3 anni di reclusione, poi sostituiti in arresti domiciliari, con l’accusa di stalking, maltrattamenti, danneggiamento e accesso abusivo alla mail dell’ex moglie.
Come riferito da Il Corriere della Sera l’uomo imponeva all’ormai ex moglie una serie di regole ferree, ai limiti dell’assurdo, alle quali la donna doveva adeguarsi. Questa serie di comportamenti restrittivi imposti alla moglie ha reso la vita di coppia estremamente complicata e insopportabile per la donna. L’uomo è stato descritto come “controllante, umiliante e aggressivo” durante e dopo il matrimonio, spingendo la moglie a sporgere varie denunce fino al processo e alla condanna.
Le regole allucinanti del matrimonio
L’uomo aveva imposto una serie di regole restrittive e deliranti, come il divieto di bere vin brulè o zabaione d’inverno, poiché era considerata una pratica da vecchi. Altri veti assurdi erano quello di mettere il liquore nel gelato, oppure di sedersi sul divano la sera mentre il marito faceva i piatti, l’unica attività domestica che svolgeva lui poiché si rifiutava di acquistare una lavastoviglie.
Alla donna era poi vietato restare in pigiama la domenica e il marito si lamentava anche del modo di tagliare il salame o il pane, ritenuto poco consono poiché determinava molti sprechi. L’uomo inoltre accusava spesso la moglie di essere grassa, impedendole di fare spuntini tra pranzo e cena. Infine l’uomo più volte correva la moglie sul modo di parlare e la rimproverava della scarsa conoscenza grammaticale della lingua italiana.