Pubblicato il 11 Ottobre 2021
Un asteroide si avvicina alla Terra: come intercettarlo? Il 23 novembre, il Falcon 9 di SpaceX partirà dalla California. A bordo ci sarà una sonda di Nasa, che serve appunto a questo scopo. La missione si chiama Dart (Double asteroid redirection test): si tratta del primo progetto che utilizzerà la tecnologia dell’impatto cinetico, per contrastare un corpo celeste potenzialmente pericoloso. Un progetto che potrebbe essere il primo di molti.
All’ombra di Didymos: guardiamo da vicino l’asteroide
Didymos è il nome dell’asteroide: quest’ultimo è binario, cioè composto da due parti. Ha un corpo primario di circa 780 metri di diametro e uno secondario di circa 160 metri, che orbita a una distanza di 1,18 chilometri. L’impatto di Dart dovrebbe cambiare la sua traiettoria, costantemente monitorata dai telescopi della Terra. Il Double asteroid redirection test avrà una velocità di 24 mila km/h (6,7 km/s) e monta un software di navigazione autonoma e una telecamera. Come appare chiaro, bisogna far cambiare percorso all’asteroide, in modo da “distogliere il suo interesse” dal nostro pianeta. Si prevede che al momento dell’impatto l’asteroide sarà a 11 milioni di chilometri dalla Terra.
L’impatto con Didymos è previsto quasi un anno dopo il lancio. Dart è un programma diretto dall’Ufficio di coordinamento della difesa della Nasa del Laboratorio di fisica applicata della Johns Hopkins university, con il supporto di diversi centri della Nasa. L’agenzia spaziale americana collaborerà anche con Space X, l’agenzia aerospaziale di Elon Musk. Il Falcon 9 volerà via dal Vandenberg space force base. Il lancio sarà trasmesso su tutti i canali della Nasa, nel sito ufficiale e su YouTube, fino alla diretta sull’App.
Prima di distruggere Didymos, la sonda rilascerà un satellite. LICIACube (Light Italian cubesat for imaging of asteroids) è il nome del piccolo strumento, nato e sviluppato dall’Agenzia spaziale italiana (foto di repertorio).