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Attentato dell’11 settembre, i tre terroristi patteggiano ed evitano la pena di morte

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Dopo oltre 3 anni si è chiuso il processo per l’attentato alle torri gemelle dell’11 settembre 2001 a carico dei 3 terroristi accusati di aver organizzato l’attacco che hanno accettato di dichiararsi colpevoli delle accuse di cospirazione ottenendo così l’ergastolo, evitando dunque il processo con pena di morte a Guantanamo. I tre attentatori sono Khalid Shaikh Mohammed, Walid bin Attach e Mustafa al-Hawsawi, e il patteggiamento è stato approvato da un alto funzionario del Pentagono.

Patteggiamento per evitare la pena di morte

In una lettera pubblicata dal New York Times è stato comunicato alle famiglie delle vittime degli attentati dell’11 settembre che i tre imputati, in cambio dell’abolizione della pena di morte come possibile punizione, si sono dichiarati colpevoli dei reati a loro contestati, compreso l’omicidio di 2.976 persone.

Con questo accorso si evita un processo che si sarebbe potuto protrarre per oltre un anno. I tre accusati sono stati sotto la custodia degli Stati Uniti dal 2003 e il caso è andato molto al rilento poiché i procuratori dovevano stabilire se le torture, subite dagli attentatori durante la detenzione, potessero in qualche modo aver compromesso e contaminato le prove.

Il piano dei tre attentatori

Da quanto emerso il cervello degli attacchi dell’11 settembre sarebbe stato Khalid Shaikh Mohammed, ingegnere che ha studiato negli Stati Uniti. L’idea di far schiantare gli aerei contro le torri gemelle, proposta ad Osama Bin Laden nel 1996, sarebbe stata sua e proprio lui avrebbe contribuito a realizzarla. Mohammed, insieme ad Hawsawi, è stato catturato nel 2003 in Pakistan e detenuto in prigioni segrete della Cina fino al trasferimento a Guantanamo.

La rabbia dei familiari delle vittime

La notizia non è piaciuta ai familiari delle vittime dell’11 settembre, che si sono detti delusi e arrabbiati da questa decisione. Un ex agente di polizia di New York, che ha perso la moglie negli attacchi, dalle colonne del New York Post ha tuonato: “Hanno commesso il peggior crimine della storia e dovrebbero ricevere la pena maggiore”.

L’ha presa molto male anche la moglie di un uomo morto durante gli attacchi alle torri gemelle: “Sono arrabbiata e delusa dal fatto che i nemici che hanno ucciso migliaia di americani sono ora in grado di aggirare il sistema giudiziario a loro beneficio”.

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Redazione Nazionale

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