Da tempo si parla della violenza verbale, ma ormai anche fisica, che ormai serpeggia nella comunicazione politica in Italia e in generale in tutto il mondo. Qualche settimana fa a farne le spese di questa violenza in ambito politico fu il primo ministro slovacco Robert Fico, raggiunto da alcuni colpi di pistola sparati da un attentatore dopo una riunione del governo nella città di Handlova.
Un altro episodio estremamente grave si è verificato oggi a Mannheim, in Germania, dove questa mattina verso le 11:35 una persona ha aggredito i partecipanti con un coltello in occasione di una manifestazione anti-islamica promossa dal movimento cittadino Pax Europa. Al momento ci sarebbero diversi feriti, ma non è stato comunicato il numero né informazioni sull’attentatore.
Come si vedono in diversi video diffusi in rete, l’attentatore spinge a terra un uomo e comincia a colpirlo più volte con un coltello. Alcuni dei manifestanti, insieme ad un poliziotto, si lanciano su di lui e cercano di bloccarlo. L’attentatore però riesce a divincolarsi e ferisce anche il poliziotto e quindi gli agenti aprono il fuoco per bloccarlo.
Le forze dell’ordine hanno rassicurato che al momento non c’è alcun pericolo per la popolazione, ma in ogni caso la piazza del mercato e le strade limitrofe sono state chiuse al traffico. Sul posto è arrivato anche Christian Specht, sindaco di Mannehim.
Di aggressioni “politiche” ce ne sono state tante ultimamente, come l’accoltellamento del vescovo Mar Mari Emmanuel, leader di una setta ultraconservatrice di fede assiro-ortodossa, a Londra.
La vittima dell’aggressione in questo caso sarebbe stato Michael Stürzenberger, attivista anti-islamico, anche se la polizia non ha ancora confermato. Stürzenberger è un giornalista e un attivista politico e, secondo la Bild, in passato aveva messo in guardia dall’islamizzazione della Germania e ha già manifestato con dei funzionari della Npd, partito di estrema destra spesso associato al neonazismo. L’Ufficio statale bavarese nel 2022 lo segnalò nel suo report annuale e lo etichettò come islamofobico.
Il giornalista ha avviato una vera crociata contro l’islamismo dopo la morte di un suo amico in un attentato che fu poi rivendicato da un gruppo di terroristi. Inoltre si è opposto alla costruzione di una grande moschea a Monaco, raccogliendo anche numerose firme, e diverse volte ha paragonato il Corano al Mein Kampf di Hitler.
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