Attentato a Mosca, esplode monopattino-bomba: ucciso il generale Igor Kirillov: “Un crimine senza precedenti”

Un attentato ha scosso le fondamenta della Russia: un monopattino-bomba è esploso a Mosca uccidendo il comandante delle forze radiologiche, chimiche e biologiche dell’esercito russo Igor Kirillov e il suo vice. Come ha scritto il giornale russo Kommersant sul suo sito, Kirillov più volte ha denunciato i laboratori americani di armi biologiche in Ucraina e ha puntato il dito proprio contro i servizi segreti ucraini. “Un crimine senza precedenti” – così lo ha definito il quotidiano russo e quest’attentato cancella le già flebilissime speranze di pace, o quanto meno di tregua tra Russia e Ucraina.

L’attentato

Il Comitato investigativo russo ha comunicato la notizia dell’attentato: a quanto pare la deflagrazione sarebbe stata causata da una bomba montata su un monopattino elettrico che era stato parcheggiato vicino all’ingresso di un edificio residenziale su viale Riazanski. Una fonte investigativa avrebbe rivelato alla Tass che la bomba era equivalente a 300 grammi di tritolo, mentre gli artificieri hanno raccolto tutti gli elementi e i residui sul luogo dell’attentato, ispezionando poi l’area per accertarsi che non ci fossero altri esplosivi.

Precedentemente i servizi di emergenza avevano comunicato alla Tass che c’era stata un’esplosione che aveva scosso il primo piano di un edificio non gassificato a Ryazansky Prospekt, talmente forte da danneggiare le vetrate della facciata dei primi 4 piani dell’edificio.

Chi era Igor Kirillov

Kirillov, lunedì 16 dicembre, era stato condannato in contumacia da un tribunale ucraino per l’uso di armi chimiche vietate durante l’operazione militare russa in Ucraina. La stessa Gran Bretagna aveva sanzionato Kirillov e le forze di protezione nucleare lo scorso ottobre per aver usato agenti antisommossa e per le diverse segnalazioni dell’uso sul campo di battaglia della cloropicrina, un agente tossico soffocante. L’SBU, il servizio di sicurezza ucraina, ha reso noto di aver registrato oltre 4.800 utilizzi di armi chimiche sul campo di battaglia dal febbraio 2022, principalmente granate da combattimento K-1.

Se per i suoi nemici Kirillov era una sorta di criminale di guerra, per Mosca era invece un eroe di guerra. Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri russo, su Telegram ha fatto sapere che il comandante da anni denunciava i crimini degli anglosassoni, dalle provocazioni della Nato con le armi chimiche in Siria alle manipolazioni di sostanze chimiche vietate per opera della Gran Bretagna, fino alle attività letali dei biolaboratori americani in Ucraina e molto altro ancora. “Era una persona intrepida, che non si è mai nascosta dietro le spalle degli altri, lottando per la madrepatria e la verità” – ha tuonato concludendo la Zakharova.