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Altro attentato a Trump, arrestato un uomo armato in fuga: “Voleva ucciderlo”

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Dopo l’attentato del 13 luglio a Donald Trump, ce n’è stato un altro sempre nei confronti dell’ex presidente USA, questa volta fortunatamente senza feriti o vittime. Lo stesso Trump dai social ha voluto comunicare che ha subito un nuovo attacco ma che sta bene: “Niente mi rallenterà. Non mi arrenderò mai. Vi amerò sempre per il vostro sostegno” – ha concluso.

Secondo quanto emerso finora, un uomo armato di un mitra AK-47 e una telecamera GoPro ha aperto il fuoco in prossimità del Golf Club di Palm Beach, dove Trump è solito giocare a golf la domenica.

L’agguanto a Trump, le dinamiche

I fatti si sono svolti domenica 15 settembre alle ore 13:30, le 19:30 italiane, quando gli uomini dell’Fbi e del Secret Service hanno arrestato un sospettato che si era appostato tra i cespugli del Trump International Course, a West Palm Beach, dove il candidato repubblicano stava facendo la sua consueta partita domenicale di golf.

Alla buca 5, quando l’attentatore era a circa 350-450 metri da Trump, un agente di sicurezza ha notato una canna da fucile spuntare da un cespuglio e ha fatto fuoco. L’uomo ha cercato la fuga a bordo di una Nissan scura, ma le pattuglie dello sceriffo della contea lo hanno bloccato. L’uomo non ha opposto resistenza, appariva calmo e al momento dell’arresto non era armato, ma tra i cespugli dove si era nascosto sono stati trovato un mitra AK-47 con binocolo, due zaini con munizioni e una telecamera GoPro.

Un lupo solitario?

Resta da capire se il nuovo attentato a Trump sia stato organizzato da un lupo solitario squilibrato, o se dietro ci sia la mano di qualche gruppo organizzato. Alcuni funzionari dell’intelligence americana stanno seguendo una pista iraniana, poiché secondo alcune indiscrezioni l’Iran starebbe pianificando diversi attacchi contro Donald Trump.

In molti si chiedono se ci sia un collegamento tra questo agguato e quello del 13 luglio, quando un 20enne sparò contro Trump durante un comizio, uccidendo uno spettatore e restando a sua volta ucciso dai cecchini. Al momento sono domande destinate a restare senza risposta, in attesa di maggiori indizi.

Chi è l’attentatore?

L’attentatore, come riferito dai media americani, sarebbe un 58enne originario della North Carolina, ma residente alle Hawaii. Dopo che è stata diffusa l’identità dell’uomo gli utenti hanno iniziato a cercare i suoi profili social, dai quali emergerebbe una persona profondamente disturbata, di estrema destra e con una profonda avversione verso Trump.

Uno dei suoi ultimi post risale al 23 dicembre dell’anno scorso, in cui affermava che aveva migliaia di soldati afghani pronti ad arruolarsi nella polizia di Haiti per pochi soldi. Tra i suoi post deliranti ce n’è un altro in cui dichiarava di voler inviare migliaia di soldati afghani per proteggere le coste di Taiwan.

La sua ossessione sembra però essere l’Ucraina, un paese per il quale scriveva di essere disposto a dare la vita pur di vincere la guerra contro la Russia. Sul suo profilo appare anche un video in cui viene intervistato da Newsweek Romania, dicendosi pronto a reclutare volontari per combattere dalla parte del bene contro il male. In un post dell’aprile del 2022 dichiarava di essere a Kiev per accogliere le persone dall’estero giunte in Ucraina per sostenere l’esercito di Zelensky.

Le reazioni

Joe Biden e Kamala Harris, informati dell’attentato a Trump, si sono detti sollevati quando hanno saputo che il tycoon non è in pericolo di vita e che non è stato ferito. “La violenza non ha posto in America” – ha detto la Harris, condannando fermamente l’atto violento. Dopo alcune ore è tornato a farsi sentire Trump, il quale ha detto che “la sua determinazione è ancora più forte dopo un altro tentativo di omicidio”.

Sulla questione è intervenuto anche Elon Musk, un sostenitore dichiarato di Trump che spesso ha fatto discutere per le sue iniziative e le sue dichiarazioni, come quando disse di odiare la parole pace. Ancora una volta l’imprenditore sudamericano si è reso protagonista su X di frasi piuttosto controverse: “Nessuno sta cercando di assassinare Biden/Kamala”.

Qualcuno gli ha chiesto di riconsiderare il suo post, per “raffreddare” il clima politico che negli USA in questi giorni è incandescente. Lui però non è arretrato di un millimetro replicando: “Nessuno ha mai provato a farlo, questo è il punto che sto sottolineando e nessuno lo farà”.

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Francesco Ferrara

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