Pubblicato il 22 Settembre 2022
La situazione in Russia sta diventando incandescente dopo le ultime mosse di Putin, che ha annunciato di voler attingere ai riservisti per sostenere il conflitto in Ucraina. Nel frattempo è stato chiesto agli insegnanti di decurtarsi lo stipendio e devolverlo a beneficio dei soldati, ma non tutti hanno aderito.
Russi in fuga dalla madrepatria Russia
Come documentato dal giornalista free lance Sotiri Dimpinoudis su Twitter si è formata una lunghissima fila di auto di circa 35 chilometri tra la Russia e la Finlandia, che continua a crescere ora dopo ora, l’unico confine terrestre rimasto ancora aperto per i russi con i visti Schengen.
La fuga dalla Madre Russia è iniziata dopo l’annuncio della chiamata alle armi dei riservisti, circa 300.000 uomini che hanno già servito nell’esercito russo, con esperienza di combattimento e con specializzazioni. Non rientrano per il momento i militari di leva, ma non è da escludere che possano essere chiamati ancora loro. Per questo motivo diversi cittadini russi, temendo di essere chiamati alle armi ed essere spediti al fronte, stanno fuggendo.
I voli dalla Russia alla Finlandia sono ormai esauriti, ma nel paese scandivano c’è grande preoccupazione per il continuo afflusso di cittadini russi in fuga. Solo negli ultimi 2 giorni sono stati ben 6.500 i cittadini di nazionalità russa entrati in Finlandia, di cui circa un terzo con visto turistico, secondo quanto riferito dal quotidiano Iltalehti.
#Breaking: just in – The traffic jam at the border with #Russia/#Finland has pilled up to 35KM and is rising by the hour, it is the only border who is still open for Russian civilians with shengen visas, after #Putin announced he will send 300.000 new troops to #Ukraine. pic.twitter.com/EOJ1346qDO
— Sotiri Dimpinoudis (@sotiridi) September 21, 2022