Un caso singolare relativo a un uomo che per la sua intolleranza per le auto parcheggiate male ha deciso di farsi giustizia da solo.
E’ accaduto a Prato e il protagonista è un 41enne che è stato fermato dalla Polizia Municipale dopo aver vandalizzato decine di auto nel giro di due anni. Curioso anche il mondo in cui queste auto sono state vandalizzate, in quanto venivano infatti attaccati sui finestrini delle auto parcheggiate, attraverso una colla speciale, dei bigliettini su cui venivano scritti messaggi e insulti rivolti ai proprietari dei mezzi in questione che parcheggiando male ostruivano il passaggio pedonale.
L’ira funesta del 41enne però non si fermava certamente qua, perché i bigliettini venivano attaccati alle auto in modo talmente forte da rendere quasi impossibile la rimozione e persino da danneggiare il motore alza vetro, con un esborso economico di diverse centinaia di euro per la riparazione da parte dei proprietari. Le vie della città in cui sono accaduti in misura maggiore questi episodi sono via Torelli, via Pisano e via Ferrucci, mentre le indagini effettuate dalla Polizia Municipale sono seguite a numerose denunce da parte dei proprietari delle auto e sono riuscite, attraverso un servizio di controllo e di osservazione, a portare gli agenti a risalire all’autore del gesto.
Successivamente sempre gli agenti hanno trovato 60 biglietti per i quali gli insulti rivolti al 41enne ai proprietari delle auto variavano a seconda della tipologia di infrazione commessa da loro. Erano tutti scritti a mano con pennarello e “denunciavano” tanto il mancato rispetto del semplice divieto di sosta quanto l’occupazione dello stallo riservato ai disabili. Buona parte delle vittime è ancora in fase di identificazione, motivo per il quale lo stesso Comando di Polizia Municipale di piazza Macelli ha invitato chi è stato vittima a sporgere subito denuncia, mentre per il 41enne sono arrivati una denuncia da parte dell’autorità giudiziaria per il reato di deturpamento e imbrattamento di cose altrui e anche il sequestro della colla e del raschietto utilizzati per farsi giustizia da solo.
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