Cronaca

Atti di autolesionismo in carcere per Giovanni Padovani, l’assassino di Alessandra Matteuzzi. Trasferito nel reparto psichiatrico?

Giovanni Padovani, l’ex calciatore condannato all’ergastolo per il femminicidio dell’ex Alessandra Matteuzzi aspettandola sotto casa a Bologna e uccidendola a martellate, si sarebbero reso protagonista di diversi episodi di autolesionismo in carcere, l’ultimo solo pochi giorni fa, motivo per il quale potrebbe essere trasferito in un reparto psichiatrico.

Il femminicidio di Alessandra Matteuzzi

L’ultimo episodio di autolesionismo all’interno del carcere della Dozza a Bologna, dove attualmente Padovani è detenuto, ha spinto i suoi avvocati a richiedere il trasferimento nel reparto psichiatrico del carcere di Reggio Emilia. Nel corso del processo l’ex calciatore fu giudicato capace di intendere e di volere da una perizia psichiatrica sia durante che dopo l’omicidio. Ad aggravare la sua posizione un appunto sullo smartphone, dove aveva come “promemoria” quello di uccidere Alessandra Matteuzzi per il male che lei gli aveva fatto.

Il legale di Padovani dopo la prima sentenza cercò di dimostrare, tramite una risonanza magnetica, un vizio parziale di mente del suo assistito, che avrebbe una ciste nel cervello di 10 millimetri che lo avrebbe spinto ad agire in uno stato di alterazione al momento del delitto. Richiesta che fu però respinta dai giudici d’appello, secondo i quali Padovano agì lucidamente. Adesso però, come riporta Il Resto del Carlino, l’avvocato avrebbe chiesto il trasferimento nel reparto psichiatrico del carcere di Reggio Emilia, invocando le attenuanti che sarebbero state riconosciute da strutture psichiatriche sanitaria.

La reazione della sorella di Alessandra

Stefania Matteuzzi, che era al telefono con la sorella al momento dell’aggressione mortale, ha detto di conoscere il “lato più subdolo di Padovani”, che avrebbe fatto di tutto per perseguire i suoi obiettivi, così come fatto con Alessandra. Anche se dietro le sbarre, ha detto di avere ancora paura di lui e lo ha accusato di cercare ogni escamotage per sfuggire dal carcere, senza mai essersi assunto la responsabilità per l’atrocità commessa. “Quanto ha fatto a mia sorella è indicibile, gli hanno dato tutte quelle aggravanti e ora non si può sminuire tutto” – ha dichiarato.

Francesco Ferrara

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