Ancora auto killer a Milano e, ancora una volta, a rimetterci la vita è un ciclista, precisamente un uomo di 34 anni. Secondo le prime ricostruzioni la persona alla guida dell’auto avrebbe investito il ciclista, dopodiché invece di soccorrerlo sarebbe scappata a piedi lasciando lì il mezzo. Gli uomini della Radiomobile della polizia locale stanno lavorando per risalire al pirata della strada.
Secondo quanto riferito dalle autorità l’incidente si è verificato ieri, domenica 9 giugno, in tarda serata in via Camaldoli a Ponte Lambro. In base ai rilievi i due mezzi coinvolti nell’incidente, l’auto e la bici, provenivano entrambi da San Donato ed erano diretti verso via Rainer Maria Rilke, procedendo lungo la stessa carreggiata.
Dal momento che entrambi stavano procedendo verso lo stesso senso di marcia, gli agenti ritengono che l’auto abbia tamponato la bici, facendo cadere rovinosamente a terra il ciclista. Il conducente dell’auto non solo non si sarebbe fermato a prestare soccorso, ma avrebbe lasciato la vettura in mezzo alla strada per poi fuggire a piedi.
Verso le 23:30 i passanti, notando l’uomo a terra, hanno chiamato i soccorsi e in via Camaldoli sono arrivati i soccorritori di Areu che hanno provato a stabilizzare il ferito, poi trasferito all’ospedale Niguarda di Milano, dove è arrivato in condizioni disperate per poi morire poche ore dopo.
Gli agenti hanno quindi effettuato tutti i rilievi del caso e hanno avviato le indagini, con l’obiettivo di dare un volto, un nome e un cognome al pirata della strada. Dalle prime indagini è già emerso qualcosa di importante: al volante dell’auto non ci sarebbe stato il proprietario del mezzo, ma un’altra persona. Le forze dell’ordine stanno lavorando per rintracciarla, ma sperano che sia lui o lei a farsi avanti quanto prima e costituirsi.
Dopo quelli registrati nelle ore e nei giorni scorsi, ancora una tragedia nel Salento. Un…
"Amar era una persona sorridente e generosa, un atleta rigoroso, un grande professionista, era un…
Un operaio incensurato è sospettato dell'omicidio di Arturo Panico, 71 anni, il falegname ucciso a…
"Siamo in uno stato di guerra, ora basta". E' la denuncia di Vincenzo Bottino, il…
"Non si esclude l'omicidio, perché è impossibile che una ragazza di quindici anni usi quel…
"La decisione antisemita della Corte penale internazionale equivale al moderno processo Dreyfus, e finirà così. Israele…