Autostrade – E’ di ieri l’intenso faccia a faccia, a Primocanale, l’emittente televisiva regionale, tra il senatore della commissione Trasporti della XVII legislatura Maurizio Rossi e l’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia Roberto Tomasi. Tema nevralgico il caos autostradale che, da mesi, ormai sta vivendo la Liguria imprigionata e isolata tra cantieri, ispezioni, chiusure di tratti prolungate e interminabili code.
Riflettori sulle autostrade liguri che, alla luce dei fatti di cronaca, sono fuori dalle normative di sicurezza comprese le gallerie. “Purtroppo i lavori sulle autostrade liguri e sulle gallerie non ci sono mai stati e per questo li state facendo oggi” – tuona il senatore Maurizio Rossi, membro della commissione Trasporti del Senato nella XVII legislatura, a chiarire le responsabilità di Autostrade del passato che causano i gravissimi problemi, che stiamo vivendo oggi, sul mondo portuale e sul settore turistico che fanno registrare perdite pesantissime.
Replica Tomasi che spiega: “A valle del crollo della Galleria Bertè del dicembre 2019, abbiamo messo a punto un piano importantissimo di procedure standard.Il 20 gennaio sono state emesse le procedure che sono state confermate dal Ministero il 20 Maggio (ndr Tomasi nell’intervista video ha erroneamente detto giugno anzichè Maggio ndr). Il 29 maggio ci è stato richiesto di smontare tutte le onduline e per rispettare le regole abbiamo avviato questi cantieri pesantissimi per il territorio”.
In mezzo però restano strangolati i liguri e la regione rischia il collasso. “Certamente parte delle ragioni in queste affermazioni c’è, la mancanza di standard di riferimento esiste ed è un problema del Paese” – sintetizza Rossi.
I temi che vengono affrontati sono diversi. Ma Rossi vuole chiudere ricordando le 43 vittime del Morandi: “I nostri accordi affinché lei accettasse questa intervista erano di non parlare del passato ma io non posso non ricordare le 43 vittime e le loro famiglie a cui siamo legatissimi. Non so’ che posizione vuole prendere verso di loro”. Tomasi risponde anche su questo tema: “Io all’epoca non avevo responsabilità di gestione della rete ma è una ferita aperta per l’azienda. Ogni giorno nelle nostre decisioni ricordiamo che abbiamo 43 vittime su una infrastruttura che gestivano come Autostrade per l’Italia”.
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