Pubblicato il 30 Marzo 2024
La beneficenza fatta per aiutare persone in difficoltà è un gesto molto nobile, ma quello stesso gesto può diventare ignobile e ripugnante se fatto per truffare le persone e intascare i soldi destinati ai bisognosi. E purtroppo è esattamente quello che ha fatto una 22enne di Salerno fuori all’ospedale Moscati di Avellino, dove raccoglieva soldi con una fittizia attività di beneficenza che in realtà finivano direttamente nelle sue tasche.
La finta beneficenza
La truffatrice aveva studiato bene la sua truffa: dopo aver raccolto le donazioni, per dare ancora più credibilità alla sua iniziativa, rilasciava ai donatori anche una finta fattura. I poliziotti però ci hanno voluto vedere chiaro e, quando hanno bloccato la giovane truffatrice, hanno scoperto che in realtà l’associazione per la quale lavorava non esisteva e che quindi anche la raccolta fondi era del tutto fasulla.
La truffa è stata scoperta dagli agenti della Squadra Mobile di Avellino, che stavano monitorando le attività della ragazza. La 22enne presiedeva l’ospedale Moscati e chiedeva una donazione alle persone che passavano, anche di pochi euro, spiegando che quei soldi sarebbero poi andati in beneficenza a persone bisognose e illustrando addirittura il progetto.
Un piano ben studiato nei minimi dettagli, che però non ha incantato gli agenti che hanno voluto vedere tutti i timbri e le ricevute, chiedendo alla ragazza per conto di chi stesse raccogliendo soldi. Dopo aver scoperto che quell’associazione non esisteva, gli agenti l’hanno denunciata e fatto scattare il foglio di via obbligatorio da Avellino, dove la ragazza non può mettere piede per i prossimi 4 anni, sperando che abbia imparato la lezione.