Pubblicato il 12 Settembre 2023
I Carabinieri della Compagnia di Latina hanno eseguito un’ordinanza di arresti domiciliari nei confronti di un professore di religione e diacono residente a Terracina. Il professore è accusato di violenza sessuale aggravata commessa ai danni di un giovane, che all’epoca dei fatti era minore di 14 anni. L’arresto è stato richiesto dal Procuratore Aggiunto e autorizzato dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Latina.
Indagini in Corso
Le indagini condotte dai Carabinieri di Latina sotto la direzione del Procuratore Aggiunto sono state in corso per alcuni mesi. L’obiettivo principale era individuare eventuali altre vittime del professore indagato. Le autorità ritengono che il professore abbia abusato sessualmente del minore in almeno due occasioni: una nel mese di aprile 2018 e l’altra nel mese di giugno 2018.
Abuso di Fiducia e Contatti su WhatsApp
Il professore avrebbe abusato della minore approfittando del rapporto fiduciario instaurato con i genitori della vittima. Inoltre, avrebbe contattato ripetutamente il giovane attraverso messaggi su WhatsApp, con conversazioni a sfondo sessuale, al fine di carpirne la fiducia.
Il Coraggio della Giovane Vittima
La giovane vittima ha trovato il coraggio di denunciare le violenze subite solo di recente. Questo coraggioso passo è stato compiuto quando ha scoperto che l’aggressore stava scontando gli arresti domiciliari per reati simili commessi nei confronti di altri ragazzi. È stata la stessa persona che lo aveva violentato.
La Misura Cautelare degli Arresti Domiciliari
Il Giudice per le Indagini Preliminari, Dott. Giuseppe Molfese, ha emesso un’ordinanza per l’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti del professore. Questa decisione è stata presa in seguito alle prove raccolte durante l’indagine condotta dai Carabinieri.
Appello alla Collaborazione della Comunità
Il Comando Provinciale Carabinieri di Latina mantiene un’attenzione costante sui reati che coinvolgono vittime vulnerabili, in particolare i minori. È fondamentale la collaborazione di tutti i cittadini, affinché questi reati odiosi non rimangano impuniti. La cittadinanza è invitata a segnalare qualsiasi situazione dubbia o caso di sospetta violenza di cui si venga a conoscenza al numero di emergenza 112. In questo modo, si darà alle Forze dell’Ordine l’opportunità di intervenire tempestivamente per proteggere le vittime che spesso non hanno la forza di chiedere aiuto da sole.