Pubblicato il 14 Febbraio 2024
Una banda ben organizzata, dedita al furto di reliquie e opere d’arte conservate nelle chiese di varie città italiane, è stata smascherata grazie alle indagini condotte dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere. Questo gruppo criminale, che operava con precisione e senza lasciare tracce, ha colpito in diverse località, inclusa la provincia di Latina, con particolare attenzione alla città di Gaeta, dove sono state sottratte le reliquie di Sant’Erasmo.
L’operazione ha portato alla luce un ampio giro di furti che includeva non solo reliquie sacre ma anche candelabri, quadri preziosi e altri oggetti di valore artistico e storico. Tra le province colpite figurano anche Frosinone, Firenze, Bolzano, Roma, Potenza, Avellino, Salerno, Catania, e nuovamente Potenza, evidenziando l’ampio raggio d’azione della banda.
La Procura di Santa Maria Capua Vetere ha identificato 27 persone coinvolte nei reati di furto e ricettazione, tra cui residenti di Gaeta e Fondi, oltre a individui di età avanzata, dimostrando la diversità dei profili coinvolti in queste operazioni illecite. Le indagini hanno rivelato che almeno 61 persone sono state vittime di questi raid, con episodi significativi come il furto nella chiesa di Sant’Erasmo di Gaeta nel maggio 2017, dove sono state trafugate una teca con la reliquia del santo e un reliquario contenente le ossa di Sant’Erasmo.
Questo colpo di scena nelle indagini segna un punto di svolta nella lotta contro il traffico illecito di beni culturali e sacri, sottolineando l’importanza della collaborazione tra le forze dell’ordine e le comunità locali nel proteggere il patrimonio artistico e storico nazionale.