Pubblicato il 1 Novembre 2024
Pecco Bagnaia ha deciso: non correrà a Valencia nell’ultimo GP del Mondiale di MotoGP. Per il torinese i motivi etici, vengono prima anche del suo terzo titolo mondiale: “Anche a costo di perdere l’obiettivo finale per me, che è vincere il titolo, non sono disposto a correre a Valencia”.
Parla dalla Malesia Pecco, dove stamattina (1 novembre) sfreccia nelle pre-qualifiche della MotoGP con il miglior tempo, davanti al rivale Jorge Martin.
Parole forti quelle di Pecco Bagnaia che spiegano senza mezzi termini il suo boicottaggio dell’ultimo GP a Valencia e mettono sotto una grande pressione la Dorna.
Gli organizzatori del Mondiale delle due ruote hanno confermato, infatti, che il Gran Premio – che chiude tradizionalmente la stagione – si correrà regolarmente a Valencia, nonostante la tragedia che ha colpito la regione ma molti piloti non ci stanno, primo fra tutti Bagnaia, che ha annunciato che boicotterà il Gran Premio qualora si decida di correrlo a Valencia: “Anche a costo di perdere il massimo obiettivo finale per me, che è vincere il titolo mondiale, non sono disposto a correre a Valencia”, ha detto il 27enne torinese dopo le pre-qualifiche in Malesia.
L’etica del campione
L’etica del campione non scende a patti con le ragioni dello sport; il rispetto per i morti e per chi ha perso tutto, viene prima di ogni cosa.
“Non credo sia giusto correre a Valencia – ribadisce Pecco da Sepang – spero davvero che prendano in considerazione che, a livello etico e di cosa sta succedendo, andare a correre là non è la cosa corretta. Anche a costo di perdere il Mondiale, non sono disposto a scendere in pista”.
Anche altri campioni come Marc Marquez hanno avuto parole simili a quelle di Pecco, adesso la palla passa alla Dorna, che finora è rimasta ferma nella volontà di organizzare comunque la gara a Valencia, eventualmente anche posticipandola rispetto alla data originariamente prevista del weekend 15- 17 novembre.
Martin la pensa diversamente
Jorge Martin, invece, la pensa diversamente, anche se lo spagnolo, concorda sul fatto che sia meglio organizzare la gara altrove. Oggi il leader del Mondiale ha confermato che vi parteciperà anche qualora si svolgesse a Valencia: “È una situazione molto delicata, sia per noi piloti che per la Dorna – ha detto il 26enne madrileno, che è a caccia del suo primo titolo – sembra molto difficile e duro andare a Valencia, per tutti. Io mi adeguerò alla decisione della Dorna e del governo spagnolo. Se alla fine decideranno di tenere la gara lì, dovremo andarci”