Pubblicato il 30 Luglio 2020
I carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli e della Compagnia di Napoli-Bagnoli hanno eseguito un’ordine di custodia cautelare in carcere nei confronti di due persone, ritenute affiliate al clan Troncone. L’accusa è di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso.
L’indagine si è concentrata su una richiesta di natura estorsiva con modalità mafiose verificatasi lo scorso giugno nei confronti di un imprenditore, che aveva ricevuto un prestito da una terza persona tra il 2016 ed il 2017. L’imprenditore, dopo il fallimento della sua attività, aveva iniziato a ricevere continue e pressanti richieste di denaro per ripagare il prestito, ma si era rifiutato. Al suo diniego sono intervenuti gli indagati, Vitale Troncone e Luisa Troncone, che con minacce reclamavano la restituzione del denaro evidenziando l’appartenenza al clan camorristico Troncone, operante nella zona di Fuorigrotta.
I carabinieri hanno quindi raccolto le prove contro gli indagati, sottoponendoli a custodia cautelare carceraria dopo aver documentato la pericolosità della loro condotta delittuosa reiterata.