« Torna indietro

Ballando con le Stelle

Ballando con le Stelle, Milly Carlucci sull’edizione delle polemiche: “Adesso parlo io”

Pubblicato il 22 Dicembre 2022


“Trovo che sia miracoloso che un programma tematico, una gara di ballo, un talent, dopo 17 anni crei ancora così tanto interesse e divida l’Italia in un tifo tra guelfi e ghibellini. Riscaldarci nelle polemiche è tipico della nostra passionalità latina. E sono anche felice di aver rinnovato il pubblico di Rai1, siamo forti tra i ragazzi e i laureati. Perché quando si fa tv la qualità conta, ma il mercato decide se vai in onda o no”.

Così Milly Carlucci.

La conduttrice si sta preparando per la puntata finale di Ballando con le Stelle che andrà in onda domani sera, un’edizione che è stata intessuta di ballo e battibecchi, di incontri e scontri (e ascolti: 3,6 milioni di spettatori e 25,7% di share la media).


“Iva è Iva, è una donna straordinaria con un grande senso dello spettacolo – dice sulla Zanicchi nell’intervista rilasciata al Corriere – sa molto bene quando deve fermarsi, è istintiva e nello stesso tempo molto razionale, è un ossimoro vivente, conosce bene il pubblico. Ci sta che ricorra a termini non da salotto perché la gente nella vita non parla come nei salotti. Le è uscita una parola sbagliata rivolata a Selvaggia Lucarelli (“tr…”, ndr) e ha capito di aver passato il segno: si è scusata in tutti i modi possibili, con grande umiltà. Una signora di 80 anni che si fa il giro di tutti i programmi per scusarsi mi sembra dimostri di non essere né arrogante né supponente”.

E su Mariotto che ha definito Lucarelli è come una “scimmia che tira escrementi a tutti”: “Mariotto ha creato un’immagine molto icastica. Ha un suo modo teatrale. Ma chi siamo in fondo noi? Un gruppo di amici che si sfottono e dicono cose anche sopra le righe, ma alla fine sono amici. Giochiamo tutti al gioco della televisione che non cambia i destini del mondo. È un gioco per intrattenere che accende la passione, a noi italiani piace schierarci e dividerci, la nostra massima espressione cittadina è il derby, Coppi e Bartali, bianco e nero”.

“Selvaggia si fa indubbiamente notare, ma tutta la giuria è composta da persone con grande carattere ed è quello che ci vuole per fare televisione. C’è una giurata tecnica (Carolyn Smith) e una giuria di opinione fatta di personalità esplosive che con i loro ragionamenti articolati intercettano anche quello che viene detto a casa. Siamo variegati, è la nostra ricchezza. Penso davvero che la nostra sia la giuria migliore del mondo. In questo gioco io sono terza, non tocca a me fare la reprimenda, sono bravi a vedersela tra loro”, aggiunge.

Sul caso Montesano, “La sua presenza fra i concorrenti è stata una scelta molto voluta perché è stata l’occasione di avere un artista che ha fatto la storia della tv e del cinema, della tv e del teatro. E durante il programma ci ha portato questo grande valore. Sulle vicende che hanno definito la sua esclusione non mi posso esprimere, è una decisione aziendale e mi attengo alle scelte fatte dalla Rai”.

Fiorello ha preso in giro dicendo che ci sono più emendamenti al regolamento di Ballando che alla finanziaria:
“Premesso che qualsiasi cosa faccia o dica mi diverte molto, gli devo tirare le orecchie! Fiorello, non ci hai seguito bene! Sono 17 anni che facciamo il ripescaggio”, sottolinea.

“Il sabato sera è la serata per andare a ballare, fa parte del costume nazionale, quindi è la scelta migliore. Poi certo è la serata di spolvero, con le reti che mettono il loro abito migliore, quindi non ci possiamo lamentare se Canale 5 punta sui suoi prodotti più forti. Questo dualismo ha alimentato un’idea di inimicizia personale con Maria che non esiste assolutamente. Anzi spesso ci siamo sentite e abbiamo sorriso insieme su questa presunta inimicizia mortale, che però fa bene al programma, interessa alla stampa e al pubblico, per il motivo di cui sopra: questa ricerca del dualismo, del campanile, ce l’abbiamo nel dna”, conclude.