Pubblicato il 10 Ottobre 2024
La Procura di Bari ha aperto un’inchiesta su un ex dipendente della banca Intesa Sanpaolo, che senza alcuna autorizzazione avrebbe effettuato più di 6.000 accessi nei conti correnti di personaggi di spicco della politica, come Giorgia Meloni, sua sorella Arianna, l’ex compagno Andrea Giambruno, i ministri Guido Crosetto e Daniela Santanché, il presidente del Senato Ignazio La Russa e il procuratore della Dna Giovanni Melillo. Questi sono solo alcuni dei nomi eccellenti finiti nel mirino del dipendente, adesso licenziato.
Il procedimento contro il bancario
La notizia è stata comunicata dal quotidiano Domani, secondo il quale il dipendente di Intesa Sanpaolo è stato licenziato lo scorso 8 agosto dopo che nei suoi confronti è stato aperto un procedimento disciplinare. Il licenziamento potrebbe però essere l’ultimo dei problemi per il bancario “spione”, poiché potrebbe essere accusato di aver violato la segretezza di dati ipersensibili su personaggi politici. Contro di lui è stato avviato un procedimento di indagine da parte della Procura di Bari, che adesso sta cercando di capire perché l’ex dipendente abbia effettuato un numero così elevato di accessi nei conti correnti di personaggi di spicco.
Gli accessi sarebbero stati quasi 7.000, effettuati tra il 21 febbraio del 2022 e il 24 aprile del 2024 nei conti correnti degli oltre 3.500 clienti di 679 filiali di Intesa Sanpaolo sparse in tutta Italia. Oltre ai nomi già citati, risulterebbero violati anche i conti correnti dei governatori della Puglia e del Veneto Michele Emiliano e Luca Zaia, del procuratore della Repubblica di Trani Renato Nitti e di vari ufficiali dell’Arma e della Guardia di Finanza.
Tra l’altro l’indagine è partita quasi per caso, dopo che alcuni dipendenti della banca hanno notato delle anomalie. La magistratura e il Garante della privacy dovranno face luce su questo spiacevole episodio e capire perché l’ex dipendente abbia agito in questo modo.