Pubblicato il 3 Aprile 2025
Una scomparsa che lascia un segno profondo nella comunità
Barbara Iafrati si è spenta all’età di 48 anni nel pomeriggio di martedì 1° aprile presso il Presidio Columbus – Policlinico Gemelli di Roma, dove era ricoverata per combattere una malattia che, nel giro di poco tempo, l’ha sottratta all’affetto dei suoi cari. La notizia ha suscitato profonda commozione nella cittadina di Veroli, dove Barbara viveva e lavorava, e dove era conosciuta e amata da tutti per la sua dolcezza, il suo impegno e il suo instancabile sorriso.
Un esempio di dedizione al lavoro e all’amore per gli altri
Barbara era un punto di riferimento all’interno della Casa di Riposo “Don Luigi e Carolina Scaccia”, dove operava con la cooperativa sociale Diaconia. Non era soltanto un’operatrice: per colleghi e ospiti era una presenza rassicurante, premurosa e affettuosa, capace di portare calore umano anche nelle giornate più difficili. Una professionista appassionata, ma anche una mamma e una nonna giovanissima, che con naturalezza sapeva prendersi cura degli altri, dentro e fuori dal lavoro.
Il ricordo della cooperativa Diaconia
A rendere pubblico il lutto è stata proprio la cooperativa Diaconia, che in un messaggio commosso pubblicato sui propri canali ha scritto:
“Con immenso dolore comunichiamo la scomparsa della nostra Barbara Iafrati, un’amica leale e una presenza insostituibile nella nostra famiglia lavorativa. Il suo spirito altruista, il suo amore per il prossimo e la sua straordinaria capacità di donare sorrisi saranno per sempre impressi nei nostri cuori.”
L’ultimo saluto
La comunità potrà porgerle l’ultimo saluto venerdì 4 aprile alle ore 15 presso l’Abbazia di Casamari. La camera ardente sarà aperta giovedì 3 aprile dalle ore 10, quando la salma giungerà a Veroli per poi essere trasferita presso la sua abitazione alle ore 15. Intorno alle ore 19, sarà portata nella sala parrocchiale della contrada, dove amici, parenti e conoscenti potranno stringersi in un ultimo, affettuoso abbraccio.
Barbara lascia dietro di sé un’eredità di affetto, dedizione e umanità che continuerà a vivere nei ricordi di chi ha avuto la fortuna di conoscerla.