Pubblicato il 23 Marzo 2024
Lo scenario purtroppo è sempre lo stesso: un barchino alla deriva al largo delle coste di Lampedusa e stracolmo di migranti in fuga. In totale sono 44 i migranti tratti in salvo, tra i quali anche 11 donne e 3 minori, poco prima che il loro mezzo affondasse. Purtroppo risulta dispersa una bambina di appena 15 mesi.
Le ricerche della bimba dispersa
Scioccata e disperata la mamma della bimba dispersa, che è stata portata all’hotspot di contrada Imbriacola e che non si dà pace per quello che è successo. Ha raccontato che ad un certo punto il barchino, forse perché sovraccarico, ha iniziato ad affondare verso la mezza e nel trambusto generale lei non è riuscita a tenere stretta a sé la piccola.
Il naufragio
Secondo quanto riferito da alcuni dei 44 naufraghi, il barchino di ferro lungo 7 metri è partito dalla Tunisia, precisamente da Sfax, alle 22:00 di giovedì scorso. I migranti hanno detto di aver pagato 1.000 euro a testa per il viaggio della speranza, che per molti si trasforma purtroppo in un biglietto senza ritorno verso la morte. L’imbarcazione, utilizzando l’applicazione di un cellulare, si è mossa in direzione della Sicilia.
Purtroppo verso la mezza il barchino ha iniziato ad affondare e i naufraghi sono rimasti aggrappati alle camere d’aria per almeno una decina di minuti. In loro soccorso è arrivata la nave Ong “Mare Go”, che li ha fatti prima salire a bordo e poi li ha trasferiti su una motovedetta della Guardia Costiera.
Tra i naufraghi ci sono persone provenienti da vari paesi, dal Burkina Faso, dalla Guinea, dal Mali e dal Senegal e a Lampedusa a partire dalla mezzanotte sono sbarcate in totale ben 620 persone.