Pubblicato il 9 Novembre 2022
Un detenuto del carcere di Bari sarebbe stato torturato da agenti della polizia penitenziaria. A formulare la pesantissima accusa è stata la Procura cittadina e, oggi, 9 novembre, tre agenti sono stati arrestati e messi ai domiciliari con l’accusa di “tortura in concorso”. Gli indagati sono in tutto 15 e, in sei sono stati sospesi temporaneamente.
L’indagine è stata avviata dopo una segnalazione della direzione e del comando della polizia penitenziaria di Bari. I fatti risalgono al 27 aprile scorso, quando, per quattro minuti un 41enne detenuto sarebbe stato picchiato da alcuni agenti, con la complicità di alcuni colleghi.
La violenza sarebbe stata commessa con la richiesta di intervento nella cella del detenuto; gli agenti, nel trasferirlo nella medicheria della struttura, avrebbero sferrato calci e schiaffi mentre, altri, lo avrebbero “bloccato”. Altri ancora sono accusati di avere assistito al pestaggio senza bloccare i colleghi.
“Inoltre – spiegano i carabinieri – non veniva segnalata alcuna lesione sulla persona del detenuto, ricoverato presso l’infermeria della struttura di detenzione immediatamente dopo i plurimi atti di violenza subiti”.
Da qui l’inchiesta e gli arresti. “Nel corso dell’intera indagine – precisano i militari dell’Arma – è stata costante la collaborazione offerta da parte della direzione dell’istituto di pena e del comando della polizia penitenziaria”.
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