Beach Soccer: l’Italia dei pontini batte la Bielorussia e va in finale al Mondiali a Dubai

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Un cuore gigante. Di una squadra che sa soffrire e andare oltre i limiti del possibile. Così come nei quarti con Tahiti, la Nazionale italiana di beach soccer va sotto nella semifinale con la Bielorussia, rimonta e alla fine vince 8-7 all’ultimo centimetro di sofferenza, all’ultimo rigore tirato e segnato dal capitano Emmanuele Zurlo. Un disegno perfetto, un affresco contemporaneo che spalanca le porte della finale del Mondiale con il Brasile (che nell’altra semifinale ha vinto 3-2 con l’Iran). Probabilmente l’atto conclusivo che chiunque sogna di giocare. Italia-Brasile, come nel 2008 in Francia quando la Seleçao si impose 5-3: Bertacca e Fazzini, perfetti oggi anche ai rigori, avevano appena 7 anni, ora sono fra i leader di una squadra che non ha intenzione di svegliarsi dal suo sogno: ci hanno sempre creduto e continueranno a farlo anche contro i ‘re’ della disciplina. L’appuntamento con la 3a finale di un Mondiale per l’Italia è domenica alle 16.30 in diretta su RaiSport.

LA PARTITA. Del Duca conferma lo starting five visto nei quarti con Tahiti, con Casapieri fra i pali, Josep, Miceli, Fazzini e Sciacca. Dopo un avvio contratto da parte di entrambe le squadre, la Bielorussia sblocca la partita: Bryshtsel, capocannoniere del torneo, al primo pallone toccato segna l’11a rete personale in 5 partite, confermando la sua incredibile ispirazione in fase di realizzazione. Sono passati 4’ e l’Italia si trova a inseguire ma prova subito a reagire con un paio di conclusioni pericolose di Bertacca, ma non riesce a essere incisiva in fase di realizzazione. Lo è invece la squadra di Alvarado che con una sassata di Novikau trova il raddoppio al 9’. Subito dopo gli Azzurri vanno vicini al 2-1 con Genovali, il cui tiro è clamorosamente salvato sulla linea di porta da Bryshtsel. Nel finale l’Italia ci prova ancora, senza però avere occasioni clamorose, chiudendo i primi 12’ sotto 2-0.

SECONDO TEMPO. In avvio di ripresa la solita bordata di Bertacca prova a scuotere l’Italia: il tiro del viareggino, però, colpisce la traversa. A metà tempo gli Azzurri provano a scuotersi: Giordani subisce fallo da Hapon che, già ammonito, finisce anzitempo la sua partita. Dopo una parata miracolosa di Avgustov proprio sulla punizione di Giordani, l’Italia, in superiorità numerica, colpisce un altro legno con Josep e poi con Remedi va a centimetri dal 2-1. La porta sembra stregata, la Bielorussia torna in parità numerica, ma è in questo momento che gli Azzurri trovano il tanto agognato gol con un la punizione vincente di Josep al minuto 8. A 2’ dall’ultimo intervallo Remedi va vicino al pari, solo l’intervento d’istinto di Avgustov nega il 2-2 all’Italia. Il pari arriva al termine di un lungo inseguimento: Casapieri lancia in angolo, Remedi fa la sponda di testa e Giordani trova la testata vincente che rimette in equilibrio la partita a 40’’ dalla terza frazione.

TERZO TEMPO. Un tempo a testa e si gira all’ultimo intervallo sul 2-2. Dopo appena 1’ della terza frazione Sciacca si procura un calcio di rigore: il 7’ però si fa ipnotizzare da Avgustov che disinnesca il destro dell’azzurro. Sono gli Azzurri a fare la partita e a creare più occasioni: prima Giordani con una rovesciata, poi Remedi con una zampata sotto porta, non trovano il bottino grosso al 5’. Non è fortunato neanche Casapieri che con un meraviglioso collo-esterno impatta sulla traversa per il 3° legno del match dell’Italia. Nel momento di massima spinta la Bielorussia passa di nuovo a condurre col solito implacabile Bryshtsel che, su calcio piazzato, incastra il pallone sotto l’incrocio dei pali per il 3-2 al 6’. Potrebbe essere un colpo da ko, ma il cuore degli Azzurri è enorme: al 7’ una straordinaria giocata in fascia di Genovali permette a Zurlo di colpire libero di testa in area di rigore; un’occasione che il capitano non si lascia sfuggire per il 3-3. Il punteggio non cambia più e si va così al supplementare dove l’Italia continua a litigare con i pali: è Casapieri questa volta a calciare sul montante, il 4° della partita. Al triplice fischio, il 3-3 è un certificato che spedisce le squadre ai rigori. Il momento più teso della partita si concretizza qui. L’Italia, a differenza di quanto accaduto nell’ultima partita del girone contro gli Emirati Arabi non trema: segnano Bertacca, Fazzini e Alla, poi quando Drozd colpisce il palo, Zurlo sfrutta il primo match point facendo scorrere i titoli di coda alla partita. L’Italia è in finale al Mondiale, 5 anni dopo l’ultima volta.

IL POST GARA. Emiliano Del Duca non nasconde l’emozione a fine partita: “I ragazzi hanno fatto qualcosa di incredibile. Sono quasi tutti alla loro prima competizione (9 su 12 sono esordienti, ndr), non avevano mai giocato un Mondiale, figurarsi una semifinale. Abbiamo vinto una partita durissima, sotto ogni punto di vista: tecnico, tattico e psicologico, contro un avversario che ha dimostrato tutto il suo valore”. Giusto festeggiare, ma domani c’è la finale col Brasile: “Sono la squadra più forte al mondo, ma ora siamo qui e ci giocheremo tutte le nostre carte, questi ragazzi sono speciali, solo un gruppo con qualcosa di speciale dentro poteva ottenere questo risultato”.

ITALIA-BIELORUSSIA 8-7 dtr (pt 0-2; st 2-0; tt 1-1; ts 0-0)

Italia: Casapieri, Miceli, Josep, Sciacca, Fazzini, Carpita, Alla, Genovali, Bertacca, Zurlo, Remedi, Giordani. Ct Del Duca

Bielorussia: Avgustov, Bokach, Kanstantsinau, Rybako, Chaikouski, Ustsinovich, Drozd, Hapon, Piatrouski, Novikau, Bryshtsel, Hardzetski. Ct Alvarado

Marcatori: 4’pt Bryshtsel (B), 8’24’’ Novikau (B), 7’53’’st Josep (I), 11’18’’ Giordani (I), 5’45’’tt Bryshtsel (B), 7’54’’ Zurlo (I)
Sequenza rigori: Bryshtsel (B) gol, Bertacca (I) gol, Hardzetski (B) gol, Fazzini (I) gol, Bokach (B) gol, Josep (I) gol, Drozd (B) palo, Alla (I) gol, Novikau (B) gol, Zurlo (I) gol
Arbitri: Micke Palomino (Per), Gonzalo Carballo (Sal), Sergio Soares (Por), Aurelien Planchais-Godefroy (Tah), Crono: Aecio Fernandez (Uru)
Note: Ammoniti Casapieri (I) e Fazzini (I); al 6’st espulso Hapon (B) per somma di ammonizioni

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Lidano Orlandi

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