Pubblicato il 12 Dicembre 2024
Da tempo un uomo doveva sottostare alle percosse e alle violenze della compagna 39enne a Dalmine, in provincia di Bergamo, anche in presenza dei figli minori. Al termine delle indagini i carabinieri di Dalmine hanno disposto per la donna il divieto di avvicinamento alla persona offesa e ai luoghi da lui frequentati e il divieto di dimora nel comune di Dalmine. A quanto pare l’uomo aveva denunciato più volte le violenze della donna e in una circostanza, dopo un’aggressione, era stato costretto a ricorrere alle cure mediche.
Le violenze e gli atti persecutori
La prima denuncia risale allo scorso aprile quando l’uomo, stanco di subire le continua violenze fisiche e i maltrattamenti per mano della compagna, anche davanti a sua figlia minore e al figlio minore della coppia, decise di raccontare tutto alle forze dell’ordine. Dopo quella denuncia nei confronti della donna scattò il divieto di avvicinarsi, provvedimento emesso dal Tribunale di Bergamo.
Nonostante il divieto la donna non si sarebbe arresa, anzi, avrebbe iniziato a pedinare e perseguitare l’uomo seguendolo e presentandosi sul luogo di lavoro, nei luoghi abitualmente frequentati da lui nel tempo libero o vicino l’abitazione dei suoi genitori. In alcune circostanze la donna lo avrebbe seguito in auto tra le strade di Dalmine e nei comuni limitrofi.
L’episodio più grave risale a novembre quando l’uomo, dopo aver notato la donna che lo seguiva, decise di andare dai carabinieri di Dalmine per chiedere aiuto. Appena sceso dal mezzo, proprio mentre stava per citofonare ai carabinieri, fu aggredito alle spalle dalla donna con schiaffi e pugni. Solo l’intervento dei militari salvò l’uomo dalle violenza della donna.
Il divieto di dimora nel comune
Alla luce delle nuove violenze la Procura di Bergamo ha ottenuto dal gip l’emissione del provvedimento di divieto di avvicinamento alla persona offesa e ai suoi familiari, al posto di lavoro e ai luoghi abitualmente frequentati dall’uomo. La misura prevedeva anche l’applicazione del braccialetto elettronico, ma la donna non ha dato il suo consenso, motivo per cui la misura è stata aggravata e si è tramutata in divieto di dimora nel comune di Dalmine.