Un 20enne, così come racconta L’Eco di Bergamo, stava cercando di caricare il suo monopattino sul bus sostitutivo di un’azienda privata messo a disposizione dalla servizio ferroviario a Ponte San Pietro.
Dopo aver chiesto all’autista di potere sistemare il mezzo nel bagagliaio, gli è stato aperto dal posto di guida grazie all’apertura elettronica che non richiede la presenza fisica del conducente accanto alla sportellone.
Il clamoroso disguido sarebbe stato originato dal tempo impiegato dal giovane, che ha faticato per trovare un alloggio per il monopattino fra i bagagli che già lo occupavano.
L’autista, quindi, era convinto che tutti i passeggeri fossero saliti a bordo, così ha chiuso lo sportellone, col 22enne rimasto chiuso dentro.
Alla fermata successiva, il malcapitato è riuscito a scendere.
L’azienda di trasporti ha fatto inoltre sapere di aver richiamato l’autista a una maggiore attenzione e ha rinnovato l’invito ai passeggeri a non entrare mai nel vano valigie, chiedendo aiuto all’autista in caso di necessità.
La vicenda è all’attenzione di Trenord, a cui fa capo l’organizzazione del servizio sostitutivo ferroviario.
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