Il Programma Rinascimento Bergamo, attivato nell’ambito del Fondo di Mutuo Soccorso dal Comune di Bergamo, con la collaborazione di Gruppo Intesa Sanpaolo e Fondazione di partecipazione Cesvi, ha ampliato la platea dei beneficiari e prorogato la scadenza dei bandi in favore delle microimprese del territorio. I bandi sonofinalizzati a supportare la realizzazione dei necessari adeguamenti strutturali per il rispetto della norma Covid, a favorire la crescita ed il consolidamento dell’attività, oltre che a promuovere partenariati e azioni di integrazione strategica ed innovazione.
In particolare, il bando“Spese Inderogabili”è stato prorogato fino al 31 luglio 2020 e i bandi Michelangelo e Raffello sono stati estesi fino al 30 settembre 2020. Il Progetto Rinascimento, per far fronte alla nuova fase di apertura delle microimprese della città, ha esteso le proprie attività inizialmente destinate solo alle microimprese costrette alla chiusura forzata a causa dell’emergenza coronavirus, a tutte le microimprese di Bergamo che in modo diretto o indiretto hanno subito le conseguenze del periodo di crisi. Potranno quindi presentare richiesta tutti i codici ATECO ad esclusione di quelli relativi alla fabbricazione di armi, esplosivi e del gioco d’azzardo.
Al momento, come rende noto l’organizzazione umanitaria Cesvi che si sta occupando della gestione del Programma Rinascimento, il 20% dei 10 milioni di euro a fondo perduto previsti dal Progetto Rinascimento è già stato assegnato alle microimprese della città. Nel dettaglio, a circa 45 giorni dal lancio del bando “Spese Inderogabili” sono state ricevute oltre mille domande finanziate con più di 1 milione e mezzo di euro di contributi stanziati in favore di esercenti, piccoli artigiani e microimprese della città di Bergamo. Inoltre, il 4 giugno sono stati attivati altri due bandi per i progetti di sviluppo a sostegno della ripresa delle microimprese della città. Il bando Michelangelo ha registrato richieste per finanziamenti a fondo perduto per oltre mezzo milione di euro e oltre 300 mila euro sotto forma di finanziamento d’impatto, mentre il bando Raffaello ha registrato richieste per finanziamenti a fondo perduto per oltre 130 mila euro a cui si aggiungono oltre 500 mila euro richiesti come finanziamenti d’impatto.
Nell’ambito del bando Raffaello, pensato per le aziende che intendono realizzare un progetto di sviluppo e innovazione di medio e lungo periodo, sono state inoltre introdotte alcune novità al fine di semplificare la progettazione e saranno considerati indispensabili ai fini della presentazione solo due criteri sui quattro previsti per il finanziamento e la quota a fondo perduto nell’ambito del bando Raffaello è stata portata al 50%.
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