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maxi rissa

Biancavilla, truffano contanti e gioielli ad un’anziana, arrestati

Pubblicato il 10 Marzo 2025

Erano riusciti a farsi consegnare contanti e gioielli da una 88enne di Biancavilla, con la “sceneggiatura”, ben congeniata, che prevede un primo approccio da parte di un “attore istituzionale”, in questo caso un avvocato, il quale ha contattato la vittima sull’utenza telefonica di casa, allarmandola con la falsa notizia di un grave incidente stradale provocato dal figlio. Per quel motivo, dunque, l’anziana madre, pur di evitare le spiacevoli conseguenze legali prospettate dal truffatore, ha consegnato ad un finto appartenente alle Forze dell’Ordine denaro e gioielli.

Questa volta, però, i Carabinieri di Biancavilla e quelli di Catania, sono riusciti ad arrestare i malviventi, due 19enni catanesi.

Le indagini sono partite non appena la signora, dopo aver contattato il figlio, ha capito di essere stata truffata e, di conseguenza, si è rivolta ai Carabinieri della Stazione locale, presentando denuncia. I militari hanno prontamente avviato le indagini, mobilitando tutte le pattuglie disponibili e, inizialmente, esaminando le telecamere di sorveglianza della zona. Grazie a questo, sono riusciti a risalire al veicolo utilizzato dai truffatori, una Fiat 500 noleggiata a Catania solo poche ore prima.

Allertati, quindi, i colleghi della Compagnia di Catania Fontanarossa, grazie alla collaborazione che da sempre contraddistingue i vari reparti dell’Arma, anche gli agenti di Librino hanno iniziato a cercare i responsabili, individuando l’autonoleggio e raccogliendo i documenti di uno dei due giovani. Successivamente, tramite analisi tecniche e verifiche nella banca dati delle Forze di Polizia, gli investigatori sono riusciti a ricostruire il tragitto compiuto dall’auto, scoprendo che quella giornata il veicolo era stato a Biancavilla, fermandosi davanti alla casa della vittima, prima di fare ritorno a Catania.

I due, quindi, bloccati e messi in sicurezza, sono stati portati in Caserma e arrestati per truffa aggravata, e poi, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, che ha convalidato l’arresto, sono stati sottoposti alla misura cautelare degli arresti domiciliari.

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