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Biden

Biden delira durante un’intervista in radio: “Sono la prima donna di colore vicepresidente”

Pubblicato il 6 Luglio 2024

Biden, ultimamente, non ne azzecca più una. Tre settimane fa era apparso già abbastanza spaesato durante il G7 di Fasano, ma c’è stato poi un vero e proprio tracollo nel confronto con Trump, durante il quale ha biascicato spesso frasi incomprensibili e ha detto cose senza alcun senso compiuto.

Recentemente l’attuale presidente americano ha rilasciato un’intervista radiofonica ad un’emittente della Pennsylvania, nel tentativo di salvare il salvabile, ma la pezza messa è stata peggio del buco. Biden è infatti stato protagonista dell’ennesimo svarione, aumentando ancora di più le preoccupazioni dei democratici.

L’ennesimo scivolone di Biden

Biden durante l’intervista ha ricordato che, da cattolico, è cresciuto in un’area dove i cattolici erano malvisti e, nonostante tutto, è riuscito ad essere eletto come primo presidente eletto a livello statale nel Delaware. Ha detto di essersi ispirato a John Kennedy, per poi aggiungere: “Mi dicevo: ‘Dio, è stato eletto’, perché non posso essere eletto io?”.

Fin qui più o meno Biden ha tenuto botta, ma poi ha iniziato un discorso delirante dicendo: “A proposito, sono orgogliosa di essere, come ho detto, la prima vicepresidente donna di colore, ho servito con un presidente di colore. Sono orgogliosa della prima donna di colore alla Corte Suprema”.

Evidentemente Biden ha fatto un po’ di confusione e, se aveva attribuito al jet leg la scarsa lucidità nel confronto con Trump, questa volta sembra non avere molte scuse. Probabilmente voleva dire che lui era stato il primo presidente a scegliere come vice una donna di colore, cioè Kamala Harris, era stato il vice-presidente di Barack Obama e aveva nominato Ketanji Brown Jackson, prima donna afroamericana a far parte della Corte Suprema.

L’ennesima gaffe di Biden ha aumentato il numero di quelli che vogliono sostituirlo con un altro candidato prima che sia troppo tardi, mentre monta la preoccupazione tra i democratici anche perché molti finanziatori potrebbero fare marcia indietro se il candidato alla presidenza continuerà ad essere lui.