Pubblicato il 13 Marzo 2024
Sarà di nuovo una sfida fra loro due, fra i due acerrimi nemici. Joe Biden dovrò difendere la permanenza all’interno della Casa Bianca contro il ritorno all’attacco di Donald Trump.
Quel che appariva scontato, e temuto, alla vigilia della corsa per le nomination, è avvenuto. E gli scenari che si aprono, secondo politologi ed esperti delle dinamiche internazionali nei vari settori della società, sono incerti, anche inquietanti.
Soprattutto se dovesse vincere Trump, se sarà di nuovo il controverso multimiliardario il presidente degli Usa.
E’ di questi giorni l’allarme lanciato da quel che si legge nel libro The Return of Great Powers di Jim Sciutto. Il giornalista della Cnn rivela i clamorosi commenti che gli sono stati riferiti da John Kelly, il generale che Trump volle al suo fianco come capo di gabinetto da luglio 2017 a gennaio 2019.
Commenti di apprezzamento al dittatore nazista che provocò la Seconda Guerra Mondiale. “Mi disse Beh, ma Hitler ha fatto diverse cose buone“, ha raccontato Kelly.
I punti interrogativi su come si comporterebbe, su quale linea terrebbe a livello nazionale e internazionale, alla luce dei conflitti che stanno sconvolgendo Europa e Medio Oriente, lampeggiano, quindi, drammaticamente.
Ma tant’è… Con il mini Super Tuesday di oggi, il presidente in carica e il tycoon si sono assicurati i delegati che consentono loro di correre per la Casa Bianca. Entrambi sono sono presumptive nominee, candidati in pectore, in attesa della consacrazione ufficiale alle convention estive dei loro partiti.