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Bilancio della polizia postale sulla pedopornografia a Napoli: 2022 preoccupante, aumentano i casi di bambini abusati da persone di fiducia

L’allarme della polizia postale: “Nel mirino dei pedofili anche bambini molto piccoli”.

Pubblicato il 5 Maggio 2022

La pedofilia sta diventando sempre più un pericolo imminente anche per i bambini più piccoli. Negli ultimi anni si sono registrati degli incrementi pari al 24 % nel 2021 nel numero dei bambini coinvolti in casi di pedopornografia e adescamento.

Questi dati confermano come i social network, i videogiochi e la messaggistica possano costituire una grande opportunità di crescita ma anche un pericolo a cui prestare la massima attenzione.

Nel 2021 sono stati ben 217 (175 nel 2020) i casi trattati dal Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Napoli. A riprova dell’aggravamento della minaccia contro infanzia e adolescenza in rete, cresce il numero di soggetti arrestati per reati di pedopornografia e adescamento denunciati all’Autorità Giudiziaria.

Le parole di Maria Rosaria Romano: “Pedofilia, un pericolo aberrante e vergognoso”

Sul fenomeno si è soffermata anche Maria Rosaria Romano, Dirigente del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni Campania.

Queste le sue parole: “La pedofilia è una minaccia costante all’integrità di bambini e ragazzi che oggi travalica il mondo reale e si diffonde anche online. Nella Giornata Nazionale per la lotta alla pedofilia, la Polizia Postale e delle Comunicazioni ribadisce il suo impegno, innanzitutto repressivo, nella protezione delle piccole vittime di un crimine aberrante e vergognoso.

Quanto accaduto negli ultimi due anni per l’emergenza pandemica, ha accelerato i processi di avvicinamento tra bambini e internet, ha intensificato il rapporto di reciproca attrazione che già esisteva tra adolescenza e servizi di rete sociale online ed ha influenzato le abitudini quotidiane di ognuno di noi, imponendo una relazione sempre più stretta con il mondo virtuale, mostrando però altrettanto velocemente il suo lato oscuro.

E’ purtroppo triste la constatazione che, nell’ultimo anno, sempre più spesso l’analisi delle immagini pedopornografiche e le attività investigative svolte su tutto il territorio nazionale, con il coordinamento del CNCPO, consentano di salvare piccole vittime, oggetto di abusi sessuali reali perpetrati da soggetti che appartengono alla loro cerchia di fiducia.

Si tratta di un dato che ribadisce l’impegno operativo che la Polizia Postale e delle Comunicazioni esprime quotidianamente e dichiara tuttavia anche la concreta pericolosità crescente dei soggetti che usano la rete per scopi di adescamento e pedopornografia.

La complessità di questa minaccia impone continui sforzi di adeguamento e una sinergia costante, sia con i collaterali organismi esteri di polizia che con il mondo dell’associazionismo attivo per la tutela dei minori, in un’ottica di sistema in cui la prevenzione integra l’opera repressiva che con grande assiduità e impegno gli operatori della Polizia Postale e delle Comunicazioni portano avanti ogni giorno”.

Non lasciamo soli i nostri figli

I numeri dunque sono impietosi e dimostrano che la pedopornografia rimane un reato ancora molto diffuso. Le esche si trovano soprattutto nel web e questo richiede, visto l’enorme utilizzo che ne viene fatto soprattutto dai più piccoli, un controllo maggiore da parte dei genitori.

Quest’ultimi giocano un ruolo fondamentale nella prevenzione e nell’educare i propri figli ad un utilizzo più consapevole e responsabile della rete.