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Bimba con una necrosi deve essere operata d’urgenza, ma in ospedale mancano i medici

Pubblicato il 23 Agosto 2024

Dopo il caso della frattura del perone ad un ragazzo bloccata con del cartone all’ospedale Barone Tomeo di Patti, arriva un altro clamoroso episodio di malasanità che purtroppo fotografa la condizione a dir poco precaria della sanità pubblica italiana. Teatro dell’ennesimo caso di malasanità è stato l’ospedale Perrino di Brindisi, dove una bambina di 9 anni era stata portata per un’infezione che doveva essere operata, ma incredibilmente non c’era il personale per l’intervento.

Da Brindisi a Roma: il caso della bimba in necrosi

La bimba di 9 anni necessitava di un antibiotico, così i genitori si sono rivolti ad un’infermiera che ha fatto alla piccola un’iniezione di penicillina e lidocaina. Qualcosa però non è andato per il verso giusto, forse una reazione ad un lotto del farmaco, fatto sta che la zona del gluteo ha cominciato ad annerirsi in maniera preoccupante. Il muscolo era in necrosi e così i genitori hanno portato immediatamente la piccola all’ospedale Perrino di Brindisi, dove è successo l’inverosimile.

La bimba doveva essere sottoposta ad una risonanza e qui è scattato il primo problema: mancava in ospedale l’odontoiatra che avrebbe dovuto rimuovere l’apparecchio dentale alla bambina. Ci hanno pensato i genitori a rimuoverlo, ma i problemi non sono finiti lì. La situazione era critica e bisognava intervenire subito, ma purtroppo i genitori hanno fatto un’altra scoperta incredibile: fra ferie e malattie in ospedale mancava il personale medico per effettuare l’operazione.

Alla coppia è stato suggerito di recarsi all’ospedale pediatrico di Bari, ma i genitori hanno deciso di affidarsi ad un’ambulanza privata con un’infermiera a bordo, per non sospendere la terapia, per raggiungere il Bambin Gesù di Roma, dove la piccola è attualmente ricoverata.

La rabbia dei genitori

Un incubo per il papà della piccola che, intervistato da Repubblica, ha tuonato: “La sanità non può andare in vacanza”. L’uomo ha poi parlato dell’incubo vissuto con la moglie e dell’avvilimento in cui è caduto quando, mentre si faceva coraggio, gli è stato comunicato che in quella struttura non era possibile effettuare l’operazione.

Furioso anche Paride Mazzotta, capogruppo di forza Italia in Consiglio regionale della Puglia, che ha vivacemente protestato contro lo smantellamento dell’ospedale Perrino. Il consigliere si è lamentato della chiusura del reparto di chirurgia, evidenziando poi la gravità del caso della bambina costretta ad “emigrare” a Roma per operarsi. Anche i dirigenti della Asl di Brindisi hanno chiesto una relazione completa ai medici per capire esattamente cos’è successo.