Pubblicato il 8 Giugno 2024
Le scorrettezze si pagano. E cercare scorciatoie non porta da nessuna parte. E’ quel che insegna la decisione presa dall’Università Bocconi quando è stato beccato uno studente a copiare.
Bocciato, ovviamente all’esame che ha cercato di superare truffando, e sospensione dall’accesso ad altri esami per sei mesi.
Una sanzione per chi frequenta un corso di laurea è una mazzata, visto che manda all’aria un anno di percorso e compromette le tempistiche di quelli successivi.
Il caso risale allo scorso gennaio, quando uno studente della Facoltà di Economia è stato sorpreso mentre cercava informazioni col suo cellulare.
Lo studente si è giustificato spiegando che stava chiedendo aggiornamenti sulle condizioni di salute di un familiare. Ma non è stato considerato attendibile.
Così è stato dichiarato responsabile della violazione del patto sottoscritto con l’adesione al “Codice di comportamento degli studenti” dell’Ateneo.
Inutile il ricorso al Tar della Lombardia presentato dallo studente. Il Tribunale amministrativo regionale ha confermato la sanzione, ritenuta adeguata alle regole sottoscritte al momento dell’iscrizione alla Bocconi.
Emanato l’8 novembre 2023, il codice pone l’integrità accademica come principio fondamentale per tutti gli studenti Bocconi. Tra le condotte considerate disoneste rientrano l’inganno, la copia e il plagio.
In particolare, agli studenti è vietato l’uso di qualsiasi aiuto non autorizzato durante le prove d’esame, inclusi telefoni cellulari e altri dispositivi elettronici.