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Caro bollette, 3 opzioni del governo per abbassare i rincari

Pubblicato il 15 Settembre 2021

Sul tavolo almeno tre strade: la sterilizzazione dell’Iva, una misura una tantum, e l’utilizzo dei proventi delle aste Ets

Il governo lavora per fronteggiare i forti rincari delle bollette previsti per l’ autunno che, secondo il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, viaggerebbero al momento attorno al 40% per l’elettricità e al 31% per il gas. Allo studio 3 strade: un intervento sull’Iva pagata dai consumatori,  una misura una tantum per “scongiurare” l’aumento di ottobre o l’utilizzo di parte dei fondi per le aste dei diritti per le emissioni di CO2 . 

Rincaro bollette

Intervento sull’IVA

È l’intervento più costoso, ma è già stato utilizzato in passato e metterebbe d’accordo molti partiti della maggioranza. Il Tesoro e il ministero della Transizione ecologica ragionano sulla possibilità di portare l’Iva al 4%. Attualmente l’aliquota è al 10% sulle utenze domestiche e al 22% sulle altre, mentre l’aliquota del gas è al 10% sui primi 480 Smc consumati (standard per metro cubo), per poi salire al 22%. Tale intervento farebbe sgonfiare considerevolmente le bollette, tagliando però gli incassi statali.

Una tantum

Sul tavolo anche un intervento ad hoc, ancora da definire, come fatto a luglio, per ridurre in tempi rapidi gli oneri in bolletta.

I fondi per le aste Ets

Tale misura è già stata usata nel corso del terzo trimestre: si tratta di impiegare i proventi delle aste Ets (i diritti che le imprese pagano sostanzialmente a fronte delle emissioni di CO2) per abbassare temporaneamente gli oneri di sistema e in questo modo compensare almeno parzialmente il rialzo della componente energia. L’UE, ogni anno, assegna una quota di diritti ai paesi membri che li mettono all’asta alle imprese più inquinanti. Per legge, metà dei proventi deve essere destinato alle fonti rinnovabili e potrebbe essere usata per coprire una parte degli incentivi per l’energia verde che gli italiani pagano nelle bollette. Per il 2021 è previsto un incasso attorno ai 2,5 miliardi.