Bologna: card ai dipendenti comunali, la password “27UP1d0c0c091ion3”, un insulto mascherato

A prima vista sembra una normale password generata da un codice alfa-numerico, “27UP1d0c0c091ion3”, che il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, ha mandato ai suoi dipendenti per ottenere in regalo la Card Cultura. Secondo il Sindacato Generale di Base (SGB), che ha inizialmente portato alla luce il problema, sostituendo i numeri con lettere che hanno una forma simile – come la S al posto del 2, la T per il 7 e così via – il messaggio del regalo celerebbe un’offesa “codificata”: “Stupido coglione”.

E così è scoppiata la polemica: ciò che, nelle intenzioni del sindaco, doveva essere un apprezzato riconoscimento in vista delle festività natalizie, si è trasformato in un clamoroso autogol. In effetti, una volta decifrato il messaggio, è difficile ignorare l’insulto che hanno scoperto i lavoratori mentre cercavano di utilizzare la password per attivare la carta (del valore di 25 euro), che offre un anno di accesso gratuito a musei, cinema, teatri, festival e altri eventi culturali della città. “Un segno di gratitudine per il tuo lavoro, oltre a un invito a diventare testimone della cultura bolognese”, si leggeva nella lettera firmata dal sindaco. Insomma, non proprio il tipo di offesa che ci si aspetterebbe di trovare in un regalo.

“Una card cultura che è di fatto l’unica forma di welfare prevista dal vergognoso contratto integrativo firmato da Cgil e affini ed approvato dal solo il 10% dei dipendenti”, denuncia Sgb, che ha preteso pubbliche scuse da parte del sindaco. Dal Municipio al momento non è arrivato nessun commento.

È intervenuta Bologna Welcome, l’ente che gestisce il servizio della carta incriminata, dichiarando che il codice non è più valido e che è stata avviata un’indagine interna per comprendere cosa sia successo, poiché queste password dovrebbero essere generate automaticamente. “Saranno adottate misure tecniche e organizzative necessarie per evitare il ripetersi di episodi simili”, ha aggiunto. I dipendenti coinvolti riceveranno presto una nuova password funzionante, conclude Bologna Welcome, porgendo “le proprie scuse a tutti i dipendenti e alla struttura del Comune di Bologna”.