Bolzano, nuovi accertamenti nella casa dei coniugi scomparsi. Il cerchio si stringe

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La soluzione del giallo è forse nell’appartamento, a fianco del loro, che Laura Perselli e Peter Neumair avevano preso per il figlio Benno, indagato (per i reati di duplice omicidio e occultamento di cadavere) per la loro scomparsa. I Ris hanno effettuato tutti i sopralluoghi nella casa di via Castel Roncolo a Bolzano.

I dubbi degli inquirenti, che non credono a Benno, sono al momento questi: perché dice di essere partito da casa per andare dalla sua amica ad Ora passando da Vadena che è in un’altra direzione? Perché le telecamere avrebbero ripreso Benno con la sua auto alle nove di sera a Bolzano e un’ora dopo a Laives, quando le due località sono a pochi chilometri? Soprattutto perché il telefono dalle 9,20 di sera alle 9,57 è rimasto spento?

Benno dice di essersi fermato vicino a un laghetto per ascoltare musica e stare in pace. Troppe cose non quadrano nella ricostruzione. E’ quello che stanno tentando di capire gli inquirenti, che sanno anche di una convivenza difficile tra genitori e figlio. Una motivazione economica (il “dovere” di restituire le tasse universitarie per una carriera non terminata) potrebbe essere il movente. Ma in questo giallo, ad ora, non ci sono certezze.

Un’ipotesi, che la difesa taccia di “fantasiosa”, porta a un avvelenamento della coppia nell’appartamento contiguo al loro. A quel punto avrebbe caricato i corpi in macchina e li avrebbe gettati dal ponte a Vadana, dove è stata ritrovata una macchia di sangue.

Nella macchina è stata anche ritrovato un flacone di acqua ossigenata che il ragazzo avrebbe acquistato nei giorni successivi. Inoltre, Benno è stato fermato dalle forze dell’ordine quando stava andando in un autolavaggio per pulire l’auto. Tutti elementi che al momento non dicono nulla, ma chi indaga sta tessendo la tela.

Benno, da parte sua, conferma la sua versione: “I miei genitori potrebbero essere chiusi da qualche parte o non so cosa pensare. Noi abbiamo ancora speranza. Mia sorella Madè pensa ad un’aggressione mentre io spero che sia stata solo una tragedia”.

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Redazione Nazionale

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