Bolzano, quattro anni di violenze: 23enne denuncia l’ex dopo un brutale pestaggio

Un incubo di maltrattamenti e aggressioni, durato quattro lunghi anni, è emerso solo dopo l’ennesima brutale aggressione. Una giovane di 23 anni, originaria di Bolzano, ha trovato il coraggio di denunciare il suo ex compagno, un 35enne di origine straniera con regolare permesso di soggiorno, residente da anni nel capoluogo altoatesino.

Violenza fuori da un locale: l’intervento della polizia

La ragazza ha deciso di rivolgersi alle forze dell’ordine dopo essere stata picchiata selvaggiamente nella notte tra lunedì 17 e martedì 18 marzo all’esterno di un locale in via Buozzi. Secondo le ricostruzioni, la lite tra i due sarebbe iniziata all’interno di un bar, per poi degenerare quando l’uomo ha trascinato con forza la giovane fuori dal locale. Una volta sul marciapiede, il 35enne ha infierito con calci e pugni, le ha strappato gli orecchini dai lobi e infine le ha rubato il cellulare per controllare le sue chat e i messaggi sui social.

L’arresto e la denuncia per anni di maltrattamenti

Le urla disperate della ragazza hanno attirato l’attenzione di una pattuglia della polizia, che è intervenuta immediatamente per fermare l’aggressione. Gli agenti hanno arrestato l’uomo e raccolto la testimonianza della giovane, che ha raccontato di quattro anni di abusi, fatti di violenze fisiche e psicologiche, alimentate da una gelosia ossessiva e dal tentativo dell’ex compagno di avere un controllo totale su di lei. Un dettaglio inquietante emerso dalla denuncia è che, nonostante la scena fosse avvenuta in strada, nessuno dei passanti ha tentato di intervenire in suo aiuto.

La prognosi della vittima e l’espulsione dell’aggressore

Dopo l’aggressione, la 23enne è stata trasportata d’urgenza all’ospedale di San Maurizio di Bolzano, dove i medici le hanno diagnosticato un trauma facciale plurimo con una prognosi iniziale di 10 giorni. Nel frattempo, il 35enne è stato condotto alla casa circondariale di Bolzano.

Il questore Paolo Sartori ha emesso nei confronti dell’uomo un decreto di espulsione dal territorio nazionale, che diventerà esecutivo una volta scontata la pena. Un provvedimento che segna la fine di un incubo per la giovane vittima e sottolinea ancora una volta la necessità di contrastare la violenza di genere con fermezza.