Pubblicato il 11 Agosto 2020
Mentre continua la caccia ai politici che hanno ottenuto il bonus da 600 euro dedicato alle partite iva, adesso nella bufera si ritrova anche il Pasquale Tridico, il presidente dell’Inps. Non solo Matteo Renzi ed Italia Viva ne richiedono le dimissioni, ma nemmeno il Movimento 5 Stelle, partito che l’ha scelto, lo difende.
Ci sono ancora molti dubbi sull’intera questione del bonus, ma nel frattempo sia la maggioranza che l’opposizione stanno mettendo in dubbio l’operato del presidente dell’Inps. Anche perché prima ha fatto emergere il caso, per poi non fornire i nomi di coloro che hanno ricevuto il bonus.
Il più critico sull’operato di Tridico è stato però Matteo Renzi, che ha dichiarato: “Mi colpisce il clima populista di caccia alle streghe che l’Inps ha instaurato. Dire e non dire, annunciare e non smentire, far circolare notizie false: ad esempio nessuno di Italia Viva ha preso quei soldi, ma perché siamo stati coinvolti anche noi? Chi dovrebbe riflettere sulle proprie dimissioni non sono solo i tre parlamentari interessati ma anche e soprattutto il presidente Inps che da mesi dimostra di essere totalmente impreparato e incompetente. Deve andare a casa. Nei posti di responsabilità vanno messi quelli bravi, non i signorsì“.
A quanto pare il presidente dell’Inps verrà chiamato in parlamento, forse in un’audizione secretata in commissione Lavoro. Si tratta però solo di un’ipotesi, visto che la richiesta di convocazione ancora non c’è, ma è stata richiesta da da più parti.
E, nel frattempo, c’è anche chi sostiene come l’intera storia dei “furbetti dei 600 euro” sia stata creata per spingere il sì al referendum sul taglio dei parlamentari. Ma questa, al momento, resta soltanto un’ipotesi.